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Koellensperger, l’imprenditore verde ex M5s che ha convinto i…

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elezioni in alto adige

Koellensperger, l’imprenditore verde ex M5s che ha convinto i moderati

Un ex grillino che entra come seconda forza nel consiglio provinciale dell’Alto Adige, con il 15,2% dei consensi, dopo un testa a testa con la Lega che alla fine si è lasciato alle spalle, peraltro alla guida di una lista civica esordiente, fondata da poco. Ricordando in questo - ma solo in questo - il precedente di Macron, che nel maggio 2017 si è candidato da indipendente con un suo partito (En Marche!) e ha battuto alle presidenziali Marine Le Pen.

Imprenditore attivo del comparto informatico e delle energie rinnovabili, 48 anni, sposato, una figlia, Paul Köllensperger ha spiazzato tutti, anche se stesso, come ammette. Mentre tutti guardavano a destra, l’ex Cinque Stelle - uscito dal Movimento poche settimane prima del voto in quanto contario ad alcuni limiti previsti dalla piattaforma Rousseau per chi non è iscritto a M5s -, ha conquistato il centro portando a casa un successo mai visto prima in Alto Adige per una lista civica senza legami con partiti e movimenti nazionali. È riuscito a risultare la soluzione più credibile per un elettorato politcamente variegato: dagli ambientalisti contrari all’uso di pesticidi in agricoltura al sindacato dei medici.

E, soprattutto, è riuscito a convincere gli elettori più moderati, che di fronte a una destra secessionista che ha cavalcato in campagna elettorale la questione del doppio passaporto, ovvero la proposta di Vienna di concedere la cittadinanza austriaca agli altoatesini di lingua tedesca e ladina, hanno avuto paura che si andasse troppo verso un modello catalano, e hanno deciso di puntare su di lui.

Cinque anni fa il bolzanino Köllensperger è stato eletto come unico rappresentante dei 5stelle in consiglio provinciale. Pragmatico e pacato, non è mai stato troppo legato al Movimento che ha lasciato definitivamente lo scorso luglio per presentarsi alle provinciali con una sua lista. Si è trattato di un divorzio consensuale, per niente traumatico.

Il colore giallo del suo simbolo lo lega comunque al passato, che infatti non rinnega. «Si tratta di un enorme successo che per certi versi si stava delineando nei contatti che abbiamo avuto con i cittadini in campagna elettorale», ha commentato Köllensperger. «Con questo risultato - ha aggiunto - diventiamo parte integrante dello scenario politico altoatesino e diremo la nostra anche nelle elezioni comunali del 2020. Siamo la nuova Volkspartei». «Per troppo tempo l’Alto Adige è stato governato da un unico partito», ha aggiunto. Il capolista non ha escluso una giunta “arcobaleno” con i Verdi ed eventualmente il Pd, ma lo ritiene «poco probabile». In un futuro prossimo - ha annunciato - la lista cambierà nome.

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