Non si placa, in Puglia, la rivolta degli attivisti No Tap - in gran parte elettori M5S - contro il via libera definitivo del Governo alla costruzione del gasdotto per portare in provincia di Lecce il gas naturale del Mar Caspio. Dopo una prima mobilitazione sui social si è passati a una manifestazione di protesta di cittadini, sindaci, associazioni e comitati locali del Salento davanti alla Torre della marina di Melendugno, luogo simbolo delle battaglie No Tap. Alcuni attivisti, con i cartelli “Questa terra non è in vendita” e “M5s dimettetevi” hanno bruciato le proprie tessere elettorali e alcuni manifesti con il simbolo dei Cinque stelle e i volti dei parlamentari grillini eletti in Salento, tra cui il ministro per il Sud, Barbara Lezzi.
La protesta per le promesse non mantenute
La distruzione delle tessere elettorali, hanno spiegato i manifestanti, è un modo per evidenziare il tradimento di quanti,
in campagna elettorale, promisero che il gasdotto Tap sarebbe stato bloccato in due settimane, mentre ora il governo Conte
ha avallato la costruzione dell'opera. A riscaldare gli animi hanno senz’altro contribuito le parole del vicepremier e capo
politico del M5S Luigi Di Maio che ieri in Sicilia aveva definito la realizzazione del gasdotto «senza alternative» sottolineando
la presenza di «penali da 20 miliardi di euro» in caso di stop ai lavori, in contraddizione con quanto sostenuto a settembre con il suo stesso ministero dello Sviluppo economico.
Il sindaco Potì: opera è stupro del territorio
In prima fila tra i manifestanti ce’era il sindaco di Melendugno, Marco Potì, convinto che la battaglia contro il gasdotto
Tap «non è persa, visto che in piedi ci sono ancora vari procedimenti pendenti, sia in sede di giustizia amministrativa che
penale». ×Il voto dei cittadini è una cosa seria, i sindaci lo sanno bene - ha aggiunto - perché quando vanno davanti ai cittadini
a dire ”io faccio questa cosa”, ci mettono la faccia. Quest'opera è stata considerata da tutti, esperti, professori universitari,
uno stupro al territorio ed è per questo che stiamo ancora in piazza».
Appello ai diportisti a sostenere la lotta anti Tap
Il portavoce dei No Tap, Gianluca Maggiore ha lanciato un appello ai mille diportisti che hanno le imbarcazioni ormeggiate
nel porto della marina di Santa Foca a «sostenere la lotta del movimento contro la realizzazione del gasdotto» che collegherà
il Mar Caspio all'Italia con approdo sulla spiaggia locale di Santa Foca, premiata con tutte le marine di Melendugno con la
Bandiera Blu Europea e le 5 Vele di Legambiente.
Secondo i dati forniti dalle forze dell'ordine alla manifestazione avrebbero partecipato circa 300 persone, 500 secondo gli organizzatori.
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