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Manovra, Di Maio: decreto a Natale per quota 100-reddito

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I COLLEGATi alla manovra

Manovra, Di Maio: decreto a Natale per quota 100-reddito

«Il reddito di cittadinanza, pensioni di cittadinanza e quota 100 ci sono nella legge di bilancio: chi dice che non ci sono sta dicendo bugie», perché «in manovra ci sono i soldi, c’è la ciccia». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in diretta su Facebook. «Ma le norme regolamentari non possono stare lì» perciò «dopo la legge di bilancio, magari a Natale o subito dopo, si fa un decreto con le norme per reddito e pensioni di cittadinanza e riforma della Fornero. Lo faremo con un decreto, non un ddl perché ci vorrebbe troppo e c’è emergenza povertà».

GUARDA IL VIDEO - Tagli pensioni d'oro, reddito cittadinanza, incentivi al Sud: le novità in manovra

Il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, parlando su Facebook, ha dato anche il timing per l'operatività delle misure, riferendo che «la pensione di cittadinanza parte tra gennaio e febbraio 2019», «il reddito di cittadinanza con la riforma dei centri per l’impiego» parte tra «inizio e fine marzo».

Giorgetti: reddito cittadinanza ha complicazioni
Il provvedimento-bandiera del Movimento però non è esente dai rilievi critici, che arrivano anche dai coiniquilini al governo. «Il reddito di cittadinanza? Ha complicazioni attuative non indifferenti. Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso» ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti nel libro di Bruno Vespa.

Conte a Giorgetti: reddito di cittadinanza si farà
«Questa riforma del reddito di cittadinanza partirà l’anno prossimo. Siamo ben consapevoli tutti che va fatta con molta attenzione: è la ragione per cui
non è stata inserita adesso, teniamo farla bene e con tutti i dettagli». Così il premier Giuseppe Conte, rispondendo, in conferenza stampa a Tunisi, a una domanda sui dubbi espressi dal sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti sull'attuabilità del reddito di cittadinanza.

Fraccario: reddito? Complicazioni da chi insinua dubbi
«Le complicazioni nascono quando si provano a insinuare dubbi sui punti inseriti nel contratto, che stiamo portando avanti come maggioranza contro tutto e tutti» ha affermato il ministro M5s Riccardo Fraccaro, con riferimento
alle parole di Giancarlo Giorgetti sul reddito di cittadinanza.«Il Governo non arretrerà di un solo millimetro, porteremo a casa uno ad uno tutti i punti del contratto. Chi non è convinto fino in fondo di ciò che facciamo è destinato a ricredersi. Il cambiamento va avanti senza se e senza ma», ha aggiunto.

Fonti Lega: nessuno stop a reddito cittadinanza
«Non c'è nessuna intenzione di bloccare il reddito di cittadinanza». Ad assicurarlo sono fonti della Lega che ribadiscono come non ci sia «alcuno scontro» sul punto con i 5 Stelle.

Di Maio: arriva anche taglio pensioni d’oro
Sempre dal social, Di Maio è tornato sulle priorità che il Movimento 5 Stelle sosterrà nell’iter della manovra. E le ha indicate in «pensioni d’oro, più risorse per scuola, università e ricerca, e tagli ai fondi ai giornali». Misure che mancano perché «abbiamo fatto una corsa contro il tempo e» su alcune norme «stiamo ancora facendo i conti, come per le pensioni d’oro: non sono ancora soddisfatto perché voglio recuperare ancora di più, recuperare più soldi possibile a questa gente che ci ha rubato il futuro».

«Più soldi a scuola da tagli petrolieri»
«Nei prossimi due mesi» nell’iter della manovra «dovremo dare più soldi a scuola, università e ricerca», «tagliando un po' le detrazioni e gli sgravi fiscali
ai petrolieri. Tagliamo da dove si inquina e mettiamo dove serve, per la formazione dei ragazzi e anche per gli stipendi degli insegnanti» ha detto ancora Di Maio illustrando su Fb alcune modifiche che il Movimento 5 Stelle vuole apportare alla Legge di Bilancio.

«Ci sarà emendamento su tagli editoria»
«I tagli all'editoria li vedrete nella legge di bilancio nei prossimi giorni. Non li abbiamo approvati in Cdm perché stiamo vedendo bene le norme: qualcosa sarà
aggiunto con emendamento nella piena autonomia del Parlamento» ha detto Di Maio su Facebook. E ha aggiunto: «La Lega ha difeso le testate locali che spesso raccontano il Paese molto meglio dei giornali nazionali. Ma vanno finanziati in maniera meritocratica: voglio investire magari per far nascere nuovi giornali e non per tenere quelli che restano aperti solo per prendere i finanziamenti».

«Taglio vitalizi o taglio stipendi consiglieri»
Con la manovra «diciamo ai consiglieri regionali che o si tagliano i vitalizi o noi tagliamo i trasferimenti per le spese di funzionamento, se i consiglieri
non si tagliano il vitalizio noi tagliamo ai consiglieri regionali gli stipendi» ha spiegato ancora il vicepremier su Fb a proposito della misura prevista dalla legge di Bilancio. La manovra - che dovrà arrivare in aula a Montecitorio fra il 29 e il 30 novembre - prevede infatti per quelle Regioni che non tagliano i vitalizi di ex presidenti ed ex consiglieri regionali un taglio dell'80% dei trasferimenti.

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