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Manovra, Conte incontra prima Salvini e poi Di Maio. Assente Tria

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casalino: nessun vertice

Manovra, Conte incontra prima Salvini e poi Di Maio. Assente Tria

È stato “positivo” l'incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed è servito per fare il punto «sulla Libia e la manovra, in vista dell'invio della lettera» domani a Bruxelles. Lo afferma Matteo Salvini al termine del colloquio a Palazzo Chigi, al quale, però, non hanno partecipato Luigi Di Maio e Giovanni Tria. Ma il portavoce di Conte, Rocco Casalino, nega: «Non c’è stato nessun vertice, non era previsto. C’è stato un fraintendimento».

Secondo Casalino, «Di Maio era nel suo ufficio al terzo piano» della presidenza, quando Conte ha ricevuto Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti per una «riunione molto informale e rapida». A chi gli domanda se ci sarà un vertice in vista dell’invio della lettera a Bruxelles sulla manovra, risponde: «No, ora partiamo per Palermo e domani siamo lì». Ma fonti di Palazzo Chigi del M5s affermano che c’è stato un «incontro informale», questa mattina, del premier Conte con Di Maio «per un aggiornamento sulla Libia e la manovra». E che un vertice di governo «si terrà appena il presidente del Consiglio tornerà da Palermo». Rientro che è al momento previsto per domani pomeriggio.

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Commentando le osservazioni dell’Istat sulla manovra alla Camera, Di Maio ha detto: «Noi stiamo cercando di invertire la rotta il prima possibile, condivido pienamente quello che ha detto il ministro Tria: l’unico modo per rispettare i parametri europei è fare una manovra suicida che poi porta alla recessione». «Crediamo nella crescita che abbiamo individuato. E quindi la nostra manovra di bilancio resta fedele agli obiettivi che si è data», ha aggiunto il vicepremier M5s.

In queste ore l’azione del governo è anche sotto la lente degli ispettori del Fondo monetario internazionale, in Italia per la loro consueta missione, che incontreranno Tria domani, giorno in cui scade il termine per inviare il nuovo Draft Budgetary Plan a Bruxelles.

Salvini: difendo manovra come un rugbista
«Devo lasciare questa riunione per andare a difendere come un pacchetto di mischia rugbistico quello che abbiamo messo in manovra», ha detto il leader del Carroccio durante la cerimonia di apertura dell’Anno accademico della Scuola superiore di polizia. Già ieri, rispondendo a chi chiedeva cosa scriverà il Governo nella lettera con le controdeduzioni alle osservazioni fatte dall’Europa sulla manovra italiana, il vicepremier leghista aveva ribadito la ferma posizione del governo: «Non tocchiamo di una virgola quelli che sono i fondamentali della manovra e non arriverà mai nessuno da Berlino, Parigi e Bruxelles a convincermi che la legge Fornero va bene così com’è». Sicuramente - ha aggiunto Salvini - scriveremo che accettiamo tutti i consigli e i suggerimenti costruttivi, i pregiudizi no, le minacce no, i commissariamenti no». E oggi ha confermato.

In manovra anche bonus bebè
Quanto ai contenuti, ieri il ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, ha rassicurato che «sul cosiddetto bonus bebè è in predisposizione un emendamento governativo» per rinnovare il sostegno alla nascita dei figli, finora fissato a 960 euro al mese. La legge di Bilancio per il 2019 non contiene interventi su questo punto e la misura era stata rinnovata per il solo 2018.

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