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Tempi stretti per evitare la procedura di infrazione, ecco le prossime tappe

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il confronto con la ue

Tempi stretti per evitare la procedura di infrazione, ecco le prossime tappe

L’iter avviato mercoledì scorso dalla Commissione Ue (con la bocciatura della manovra italiana) potrebbe portare ad una procedura sanzionatoria per debito eccessivo. Ma ci sono ancora diverse tappe da percorrere, e il cammino potrebbe interrompersi in qualunque momento se l’Italia e la Ue trovassero un’intesa. Ecco le prossime tappe.

Un appoggio alla bocciatura della manovra italiana decisa dall’Esecutivo comunitario arriverà giovedì 29 novembre dal comitato economico finanziario della Ue. L’organismo che riunisce i dg del Tesoro dei Paesi dell'Eurozona, a meno di sorprese improbabili, confermerà la compattezza dei 18 Paesi (tutti, Italia esclusa) nel sostegno alla decisione della Commissione di dichiarare “giustificata” l’apertura di una procedura per debito ai danni dell'Italia. Giovedì è anche il giorno del vicepremier Luigi Di Maio a Bruxelles, che vedrà diversi commissari con cui non dovrebbe però affrontare il tema manovra. Venerdì 30 e sabato 1° dicembre è possibile un nuovo round di negoziati tra il presidente della commissione europea Juncker e Conte a margine del G20 di Buenos Aires.

GUARDA IL VIDEO - Nessuna modifica alla manovra: verso la procedura d'infrazione

Lunedì 3 dicembre l’Eurogruppo dovrebbe rendere pubblico il suo sostegno alla decisione della Commissione sull’Italia, consentendole così di iniziare a lavorare alla raccomandazione vera e propria sulla procedura. Il 19 dicembre è prevista l’ultima riunione dell’anno del Collegio dei commissari, e potrebbe approvare la raccomandazione all'Italia (se non ci sarà un accordo prima), proponendo al Consiglio europeo l’avvio della procedura d’infrazione.

GUARDA IL VIDEO - Manovra, Dombrovskis: “Si procederà a procedura infrazione”

Il 22 gennaio è in agenda il primo Eurogruppo-Ecofin dell’anno, che potrebbe
validare la raccomandazione della Commissione, rendendo la procedura ufficialmente operativa. Il 1° febbraio è la data limite entro cui l’Eurogruppo e
l’Ecofin devono esprimersi sulla procedura.

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