Dall’eversione “rossa” degli anni ’70, all’Antimafia degli anni ’90 fino alle indagini sul terrorismo internazionale di matrice islamico. Il profilo professionale di Armando Spataro, procuratore capo di Torino, entrato in contrasto col ministro dell’Interno Matteo Salvini, è ampio e variegato. Inizia nel lontano marzo 1975, quando supera il concorso in magistratura. Ma passa da importanti eventi, come il vertice post attentati di Parigi (2015), dove fu invitato dai ministri della Giustizia e dell’Interno francesi in quanto tra i maggiori esperti mondiali di terrorismo. Una figura di alto profilo in pensione dal 17 dicembre prossimo.
Gli anni di “piombo”
Dopo un tirocinio alle procure di Roma e Lecce, Spataro è destinato alla Procura di Milano. Dal luglio del 1977 si è occupato
di terrorismo di “sinistra”. Sue le maggiori indagini: Brigate Rosse, Prima Linea, omicidio del giornalista Walter Tobagi
e su tutti i gruppi terroristi “rossi”.
Gli albori dell’Antimafia
Dal 1987 inizia ad affrontare nuove tematiche giudiziarie. Sono sue le principali inchieste dell’epoca sulla criminalità organizzata,
con particolare attenzione al traffico internazionale di droga. É in questo periodo, nel 1991, che entra a far parte della
prima grande Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, di cui resta componente fino al luglio del 1998. A cavallo col nuovo
millennio indaga sulla ramificazione al Nord Italia della ’ndrangheta e di Cosa nostra.
Procuratore aggiunto a Milano: inchiesta Abu Omar
Dopo una parentesi (dal 1998 al 2002) al Consiglio superiore della magistratura, viene riassegnato alla Procura di Milano,
dove prende le funzioni di procuratore aggiunto e di coordinatore del Dipartimento terrorismo ed eversione. Sviluppa numerose
indagini sul terrorismo interno e sul terrorismo di matrice islamica. Nell’ambito di queste indagini scopre l’illecito sequestro,
avvenuto il 17 febbraio 2003, dell’egiziano Abu Omar. Una indagine, caso unico al mondo, che porta alla condanna di 25 appartenenti
alla Cia, il servizio segreto Usa. A Milano resta fino a 2014.
Nomina a procuratore capo di Torino: gli attentati di Parigi del 2015
Il 30 giugno 2014 il Csm nomina Spataro procuratore di Torino. Le sue direttive interne (in tema di iscrizione delle notizie
di reato, di intercettazioni telefoniche e di rapporti con le Procure Generali) sono state oggetto di analisi da parte del
Consiglio Superiore della Magistratura e del Ministero della Giustizia ai fini della elaborazione, rispettivamente, di circolari
e disegni di legge. Dopo gli attentati compiuti a Parigi all’inizio del 2015, è stato invitato dai Ministri della Giustizia
e dell’Interno francesi ad un incontro svoltosi, tra il 27 ed il 29 aprile 2015, a Parigi, tra i maggiori esperti mondiali
di terrorismo. Per la sua specifica esperienza nel settore del terrorismo, ha rappresentato spesso presso Eurojust a L’Aja
i pubblici ministeri italiani che si occupano della materia ed è stato più volte convocato per audizioni a Bruxelles, dinanzi
alla Commissione temporanea del Parlamento Europeo che si è occupata di «extraordinary renditions e prigioni segrete della
Cia», nonché a Tbilisi (Georgia), quale esperto sul tema del segreto di Stato, dinanzi alla Commissione Affari Legali e Diritti
Umani del Consiglio d’Europa.
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