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Manovra, arrivano gli incentivi per l’auto elettrica. E chi…

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L’emendamento di lorenzo viviani (Lega)

Manovra, arrivano gli incentivi per l’auto elettrica. E chi inquina pagherà più tasse

Arrivano gli incentivi per l’acquisto dell’auto elettrica. Scatteranno dal 1° gennaio e per i successivi tre anni per chi acquisterà e immatricolerà in Italia un'autovettura nuova elettrica, ibrida o alimentata a metano. Un emendamento firmato da Lorenzo Viviani della Lega - approvato in manovra - prevede il riconoscimento di un contributo economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base della CO2 emessa per chilometro. Chi, invece, ne comprerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, dovrà pagare un'imposta che, anche in questo caso, sarà legata alle emissioni di CO2 del veicolo.

Come funzionerà il bonus malus emissioni per le auto
Sul fronte del bonus malus per le auto in base alle emissioni di Co2 dal 1° gennaio ci sarà un'imposta crescente - dai 150 ai 3mila euro - se si immatricolerà un'auto nuova con emissioni superiori ai 110 g/km, mentre sarà dato un incentivo - da 1.500 a 6mila euro - per i veicoli con emissioni tra 0 e 90 g/km di CO2.

Imposta anche per le auto in locazione finanziaria
L’imposta dovrà essere pagata da chiunque acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia (inclusi i veicoli già immatricolati in altri Stati), un veicolo nuovo di categoria M1 (veicolo a motore destinato al trasporto di persone, avente al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente).

Come si calcola l’imposta
L’imposta è parametrata al numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro eccedenti la soglia di 110 CO2 g/km, secondo gli importi (da 150 a 3000 euro) nell'ambito di 9 fasce di emissioni. In via sperimentale è riconosciuto per i soggetti che immatricolano un veicolo di categoria M1 caratterizzato da basse emissioni inquinanti, un contributo tra i 1.500 e i 6.000 euro, nell'ambito di 3 fasce di emissioni della suddetta sostanza.

Come si ottiene il contributo
Il contributo viene corrisposto all'acquirente dal venditore tramite uno sconto sul prezzo di acquisto, nel limite complessivo di spesa annuo di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborseranno al venditore l'importo del contributo e poi recupereranno la somma come credito d'imposta.

Il fondo di 300 milioni
Per l'erogazione di quetsi contributi verrà istituito un Fondo ad hoc presso il ministero dello Sviluppo economico, con una dotazione di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Viene anche precisato che ulteriori entrate rispetto ai 300 milioni affluiranno al Fondo per le esigenze indifferibili.

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