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Manovra, arriva la stretta sugli Ncc. La protesta assedia il Senato

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giovedì testo in aula

Manovra, arriva la stretta sugli Ncc. La protesta assedia il Senato

Al grido di “Toninelli tassinaro” oltre 200 Ncc bloccano Corso Risorgimento a Roma. La protesta davanti al Senato è legata all’emendamento alla manovra - che dovrebbe approdare in aula giovedì 17 dicembre - depositato in Commissione Bilancio di Palazzo Madama dai due relatori Gianmauro dell’Oglio (M5S) e Paolo Tosato (Lega) con cui dalla liberalizzazione del servizio di trasporto con conducente, inizialmente ipotizzata con un correttivo dei Cinque stelle ora riformulato, si è passati a una stretta sull’esercizio dell’attività. In particolare viene previsto che la sede del vettore e almeno una rimessa devono essere situate nel territorio del comune che ha rilasciato la licenza. La possibilità di disporre ulteriori rimesse nel territorio di altri comuni o aree metropolitane ma solo dopo un’apposita comunicazione agli enti interessati e salvo diversa intesa raggiunta in conferenza unificata entro il 31 gennaio. Per la prenotazione del servizio sarà possibile utilizzare anche piattaforme digitali e strumenti tecnologici, ma l’inizio e il termine di ogni singolo servizio di noleggio con conducente deve avvenire presso le rimesse autorizzate situate nel territorio del comune. Il prelevamento e l’arrivo a destinazione dell’utente possono avvenire anche al di fuori della provincia o dell’area metropolitana in cui ricade il Comune che ha rilasciato l’autorizzazione. In sostanza con le nuove regole - ancora da votare - gli NCC potranno svolgere il loro servizio dentro i confini della provincia del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione. Ma al suo interno c’è anche una deroga: non ci sarà l’obbligo di tornare in rimessa per gli Ncc che nel «foglio di servizio» avranno registrato più prenotazioni «oltre la prima». L’emendamento dispone anche il “fermo” licenze: queste potranno essere nuovamente deliberate con il nuovo «archivio informatico pubblico nazionale», che dovrà includere anche i taxi.

Eventi sportivi in pay tv, stretta anti-pirateria
Arriva la stretta anti-pirateria per gli eventi trasmessi dalle Pay tv, a cominciare da quelli sportivi. Che vedono il calcio, con 3 pirati su 4 telespettatori, in testa alla graduatoria degli sport più colpiti, seguito da Formula Uno, MotoGP e tennis. Con un emendamento alla manovra depositato in commissione Bilancio dai relatori Paolo Tosato e Gianmauro Dell’olio, si introduce una specifica tutela per gli eventi sportivi live. In particolare vengono inseriti due nuovi commi alle regole attualmente in vigore (per effetto del decreto Melandri) per legittimare anche i licenziatari ad agire in giudizio per ottenere da parte del giudice la cessazione delle violazioni. La cessazione potrà essere disposta anche attraverso apposita inibitori che può essere estesa a tutto il campionato o evento sportivo.

Rimodulati i diritti tv per il campionato di calcio
Con un altro emendamento dei relatori sul Coni vengono rimodulati i criteri per la ripartizione dei diritti audiovisivi del campionato di calcio di serie A. La quota sui risultati sportivi è ridotta dal 30 al 28% mentre quella calcolata sul radicamento sociale, e quindi sulla base dei bacini territoriali delle tifoserie, aumenta dal 20 al 22 per cento.

Più assunzioni per le universitù virtuose
Arrivano inoltre più assunzioni per le università “virtuose”. È sempre un emendamento del governo alla manovra a dare la possibilità di assumere agli atenei che hanno un indicatore di spesa del personale al di sotto del 75% e un indicatore di situazione economico finanziaria maggiore di 1,10. Lo stanziamento previsto, nell’ambito del Fondo per il finanziamento ordinario delle università è di 25 milioni l’anno nel 2019 e nel 2020.

Tagli ai premi Inail
Previsti tagli ai premi Inail per circa 1,5 miliardi nel triennio 2019-2021. Un emendamento introduce una revisione delle tariffe pari nel primo anno a 410
milioni, per poi salire a 525 milioni nel 2020 e arrivare a 600 milioni nel 2021.

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