Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato per la promulgazione il disegno di legge anticorruzione approvato in via
definitiva dal Parlamento. L'Aula
della Camera aveva approvato in via definitiva il 18 dicembre, con 304 sì, 106 no e 19 astenuti il testo che è uno dei cavalli di battaglia del M5S. Ampiamente
rispettato il timing annunciato dal Guardasigilli Alfonso Bonafede che, dopo la cancellazione al Senato della norma che depotenziava
il reato di peculato, aveva assicurato il via libera definitivo entro Natale. Un via libera definitivo arrivato in tempo
per lo 'Spazzacorrotti Day', con tanto di banchetti e gazebi targati M5s in piazza, fissato per 22 dicembre.
Prescrizione sospesa dopo primo grado
Oltre alla sospensione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio che dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio
2020, altri punti centrali della legge sono il Daspo a vita per corrotti e corruttori e l’allargamento della platea di reati
per i quali è prevista anche la pena accessoria dell'interdizione
perpetua dai pubblici uffici. Sono poi previsti casi di non punibilità per chi corrompe, ma poi denuncia i fatti volontariamente
o dà indicazioni utili per individuare gli altri responsabili.
L’agente sotto copertura
C'è il cosiddetto 'agente sotto copertura', che potrà intervenire anche nella lotta ai reati contro la P.A. e che non è punibile
per eventuale attività di infiltrazione.
Quindi scatta l'obbligo di rendere pubbliche le donazioni a partiti e movimenti politici che superano i 500 euro l'anno. L'esame
alla Camera del provvedimento, che è poi tornato al Senato per via di un emendamento di riforma del peculato che era stato
introdotto a sorpresa in commissione con voto segreto, è
andato spedito. Sono state respinte le uniche tre proposte di modifica presentate (due delle quali a scrutinio segreto) e
la maggioranza “blindata” stavolta ha tenuto.
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