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Cdp, come funziona la piattaforma che anticipa i pagamenti della Pa

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Sblocca debiti

Cdp, come funziona la piattaforma che anticipa i pagamenti della Pa

Parte oggi la piattaforma operativa messa a punto da Cassa depositi e prestiti per accelerare il pagamento dei debiti maturati dagli enti territoriali verso i propri fornitori al 31 dicembre 2018. A beneficiarne potranno essere sia Regioni e province autonome (inclusi i rispettivi enti del servizio sanitario nazionale) che Comuni, province e città metropolitane. L’anticipazione di liquidità, prevista dal nuovo piano industriale del gruppo guidato da Fabrizio Palermo, servirà a offrire un sostegno concreto alla pubblica amministrazione ma anche a generare un impatto positivo per il tessuto economico e le comunità locali.

Come funziona la piattaforma
Per ottenere il supporto di Cdp, gli enti territoriali devono entrare nella piattaforma dei crediti commerciali della Ragioneria dello Stato e scaricare l’elenco dei debiti da pagare. A quel punto, possono richiedere alla spa di Via Goito l’anticipazione di liquidità direttamente on line sul nuovo portale dedicato. La procedura di finanziamento si articola in due fasi: istruttoria e stipula del contratto di anticipazione. E la domanda va presentata da oggi al prossimo 28 febbraio. Una volta stipulato il contratto, Cdp eroga l’anticipazione in una soluzione. Ma quali sono i tempi? Entro 7 giorni si potrà ottenere dalla Cassa l’anticipazione di liquidità in modo da poter pagare i propri fornitori entro 15 giorni dall’erogazione della spa di Via Goito. Le risorse ottenute dovranno essere invece rimborsate non più tardi del 15 dicembre 2019.

Le condizioni economiche
Nel comunicato diffuso oggi dalla Cdp, si chiarisce altresì che le imprese otterranno la liquidazione del proprio credito verso la Pa senza dover sostenere alcun costo accessorio e che il bilancio centrale non subirà impatti sui saldi di finanza pubblica. Un passaggio importante per rassicurare quanti, soprattutto dalle parti di Bruxelles, avevano intravisto dietro la misura il rischio di riverberi negativi sul già imponente livello di debito pubblico. Quanto alle condizioni economiche, gli enti godranno di un tasso finito variabile, al momento pari allo 0,67% inferiore rispetto a quello previsto dalla direttiva 2011/7/UE (tasso di riferimento Bce + 8%).

Chi sono i soggetti esclusi dall’anticipazione
Vale la pena ricordare che lo strumento targato Cdp non sarà disponibile per enti locali in dissesto finanziario «salvo che sia intervenuta l’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato» e in quest’ultimo caso possono essere coperti da anticipazioni solo i debiti che non rientrano nella gestione liquidatoria del dissesto. Non sono poi finanziabili nemmeno le amministrazioni soggette a procedura di riequilibrio finanziario pluriennale anche qui con un’eccezione, vale a dire l’approvazione da parte della Corte dei conti del relativo piano di riequilibrio.

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