La Tav è al centro del dibattito politico e parlamentare. Al Senato le opposizioni (Pd, Fi e Fdi) hanno presentato ciascuna una sua mozione pro Tav. E anche la Lega si appresta a presentare una sua mozione a favore della Tav a fine gennaio, dopo però la presentazione ufficiale dell’analisi costi-benefici. Le mozioni dell’opposizione per ora non arriveranno all’esame dell’assemblea: ieri la conferenza dei capigruppo ha bocciato la richiesta di calendarizzazione.
È saltato, dunque, il piano delle opposizioni per costringere i gialloverdi alla resa dei conti sull’Alta velocità Torino-Lione, con dem e azzurri partiti all’attacco del Carroccio: «Si schiera con il No». «È giusto aspettare che arrivi ufficialmente l’analisi costi-benefici e solo dopo saremo pronti a venire in Aula e discutere», ha replicato il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo: «Non voteremo la mozione presentata dalla minoranza - ha aggiunto - ma, come avvenuto in passato, ne presenteremo una nostra come maggioranza».
Bernini (FI): calendarizzare nostra mozione per Aula
«Chiediamo con forza la calendarizzazione della mozione di Forza Italia sulla Tav, che consideriamo essenziale per il futuro
del Paese. Noi non abbiamo
mai cambiato idea sulla Tav, siamo sempre stati 'Si Tav'. Non abbiamo mai cambiato posizione a seconda dei territori dove
si interveniva sull'alta velocità. Noi siamo quelli della legge sulle grandi opere e quindi chiediamo si possa discutere in
aula la nostra mozione» ha detto nell’Aula del Senato Anna Maria
Bernini, capogruppo di Forza Italia, annunciando il voto contrario sul calendario dei lavori proposto dalla maggioranza.
Marcucci: capigruppo non calendarizza mozione Pd
«Abbiamo chiesto con forza di calendarizzare la nostra mozione sulla Tav perché i ministri di Lega e 5 stelle sono bravi
a parlare in televisione però non
prendono atto della situazione, non prendono atto delle manifestazioni pubbliche di tutte le categorie economiche di tutti
i cittadini del Piemonte che hanno chiesto con forza di andare avanti su questa opera» ha detto invece il senatore del Pd
Andrea Marcucci, comunicando alla stampa che la mozione del Pd, che impegna il governo a procedere in tempi brevi alla prosecuzione dei lavori della nuova linea ferroviaria Torino-Lione
sbloccando gli appalti in capo a TELT, non è stata calendarizzata.
La mozione dem
«Sono migliaia i cittadini piemontesi, amministratori, sindaci, esponenti politici di tutta Italia che chiedono i completamento
della nuova linea ferroviaria Torino-Lione», è scritto nella mozione dem. Nella quale si ricorda tra l’altro come il completamento
della Tav sia atteso da molti lustri: «A partire dalla 14esima legislatura tutti i governi che si sono succeduti alla guida
del Paese - governi Berlusconi, Prodi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni - hanno assunto impegni internazionali per la realizzazione
dell'opera infrastrutturale e le rispettive maggioranze hanno approvato atti in Parlamento che impegnavano l'esecutivo in
carica nella realizzazione dell’opera».
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