Una normale carta bancaria, del tutto simile a una ricaricabile. Gialla, con i numeri a rilievo e il logo delle Poste. Le
ultime indiscrezioni raccontano così la
nuova Card sulla quale saranno accreditati i fondi del reddito di cittadinanza. Sarà assegnata al titolare che richiederà il reddito di cittadinanza, ma non avrà sopra il nome e soprattutto si mimetizzerà con le altre normali carte di credito per rispetto della privacy.
Al debutto arriva anche il nuovo sito (www.redditodicittadinanza.gov.it), che sarà attivato da subito e per il primo mese servirà solo a fornire informazioni.
Successivamente, dal 6 marzo, diventerà il portale sul quale sarà possibile richiedere telematicamente il reddito di cittadinanza,
uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli reali di Poste e Caf. Prima sarà necessario richiedere l'Isee.
La presentazione della domanda
La nuova carta sarà distribuita da Poste. La procedura prevede la presentazione della domanda per ottenere il reddito e la
verifica dei requisiti da parte dell'Inps, che invierà una mail o un sms ai richiedenti per certificare l'accoglimento. Da
qui scatta la procedura. L'Inps avvisa anche le poste che convoca il 'titolare' della domanda fatta per la famiglia. Ci vorranno
una decina di giorni, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante. La consegna dovrà essere fatta personalmente al richiedente che dovrà presentarsi con un documento valido. L'accredito sulla
carta - è previsto - arriverà il mese successivo alla presentazione della domanda. Probabilmente i soldi arriveranno a fine
aprile a chi ha richiesto il reddito a marzo.
Come si può fare con la card
I dettagli del funzionamento saranno svelati lunedì 4 febbraio, ma alcuni meccanismi sono già chiari. L'uso di questa carta
sarà inibito per giochi che prevedono vincite in denaro. Potrà essere utilizzata per fare alcune spese di beni di consumo e pagare utenze. È possibile prelevare in contanti 100 euro al mese o un importo collegato alla cosiddetta scala di equivalenza (legata al
numero dei componenti del nucleo familiare): se la quota è al 2,1, cioè al massimo, si potrà prelevare fino a 210 euro. Ovviamente
si paga una piccola commissione alle poste.
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Per il resto, invece, sarà possibile effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento del canone di locazione della casa di abitazione, fino a un massimo di 280 euro mensili, ridotti a 150 euro per le pensione di cittadinanza. Oppure è possibile fare un solo bonifico per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione fino ad un massimo di 150 euro mensili. Le spese fatte potranno essere controllate via computer o con apposite app. Occhio, se le somme non vengono spese entro il mese si rischia che nei mesi successivi lo Stato riduce l'importo fino ad un 20%. Ovviamente per rientrare tra i beneficiari bisognerà rispettare i paletti previsti e, se si troverà il lavoro, il beneficio si sposterà all'azienda fino a raggiungere i 18 mesi previsti per l'erogazione di questo sussidio.
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