L’arrivo del nuovo presidente Paolo Savona alla presidenza di Consob coincide con il surriscaldarsi della contesa per la governance di Tim. La procedura per la ratifica della nomina, decisa dal Consiglio dei ministri in queste ore, da parte del Quirinale richiederà alcuni giorni.
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Ma al suo debutto il neopresidente probabilmente troverà tra i dossier caldi proprio la guerra a suon di segnalazioni ed esposti già partita tra i due azionisti di maggiore peso, Vivendi e Elliot.
La contesa per il controllo di Tim
Come anticipato da IlSole24Ore, la commissione ha già fissato per il prossimo 19 febbraio gli incontri - richiesti dalle parti
- con i vertici di Tim, gli esponenti di Vivendi e l’ex ad di Tim, Amos Genish, dopo le varie segnalazioni relative alle
modalità di revoca delle deleghe del manager, la comunicazione di un profit warning sul budget 2019 deciso dal nuovo board
guidato da Luigi Gubitosi (secondo Genish per gettare ombra sul suo operato) e le modalità con le quali Elliott sta operando
sui titoli Tim al fine di arrotondare la propria quota azionaria. La vicenda della contesa sul controllo di Tim, che si intreccia
con la partita per arrivare a una rete unica della fibra ottica con Open Fiber, probabilmente è solo agli inizi ed è destinata
a protrarsi a lungo.
La banche, da Carige a Popolare di Bari
Tra gli altri dossier sui quali è al lavoro la Commissione ci sono sicuramente le banche e il monitoraggio connesso al processo
di salvataggio di Carige. Ma anche le modalità con la quale la Banca popolare di Bari, i cui vertici nei mesi scorsi sono
stati sanzionati da Consob, raggiungerà l’obiettivo di rafforzare il capitale e delle quali ancora non si conoscono i particolari.
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