Giovedì 7 febbraio sono attese le previsioni intermedie della commissione Ue, che contengono solo il dato sul Pil e dell’inflazione. Per l’Italia è in arrivo un drastico taglio del Pil 2019 (rispetto alla stima dell’1% formulata dal governo), anche se l’esame finale dei conti pubblici è stato posticipato a fine giugno-inizio luglio, dopo le Europee di maggio. Secondo quanto appreso dall’Ansa, nelle previsioni economiche invernali Ue, il Pil 2019 dell'Italia dovrebbe essere rivisto a 0,2%.
Si parte con il rating di Fitch
Le previsioni intermedie della Commissione Ue sono ad ogni modo solo una tappa di un ricco calendario, di qui a fine maggio,
con dati e decisioni che avranno impatto sui conti pubblici. Il 22 febbraio, ad esempio, è la data nella quale Fitch rivedrà il rating per l'Italia che attualmente è fissato a BBB con un outlook negativo. Recentemente Fitch ha tagliato le
stime di crescita dell'Italia a +1% nel 2018 e +1,1% nel 2019.
Il rating di Moody's a metà marzo
Il 5 marzo l’Istat diffonde la stima definitiva sui conti pubblici italiani relativi a tutto il 2018: ci sono il deficit ma anche il
debito calcolato insieme a Bankitalia. Mentre il 15 marzo è la scadenza per la revisione del rating sovrano dell'Italia da parte di Moody's, che ad ottobre ha tagliato il rating da
Baa2 a Baa3. L'outlook, cioè l'aspettativa previsionale, è stabile.
Dal Def di aprile al rating di Standard & Poor's
Il 10 aprile il governo deve presentare il Def, il documento di economia e finanza, con l'aggiornamento delle nuove stime, dal Pil al debito,
dal deficit all'occupazione. Il 26 aprile è atteso il rating di Standard & Poor's. Ad ottobre ha confermato il rating italiano a BBB ma l'outlook è stato rivisto al
ribasso a negativo da stabile.
La stime Istat per il 2019
Il 30 aprile l’Istat diffonde la prima stima preliminare del Pil nel primo trimestre 2019, mentre la prima settimana di maggio
la Commissione Ue pubblica le previsioni economiche di primavera, con i dati non solo sul Pil ma anche sui conti pubblici. Infine il 31 maggio arriva la stima definitiva sul Pil del primo trimestre del 2019.
Raccomandazioni Ue rinviate a giugno-luglio
L’appuntamento clou, quello con il giudizio della Commissione Ue sulla manovra 2019, è stato spostato a fine giugno-inizio
luglio. Il tradizionale appuntamento con le raccomandazioni paese di fine maggio, infatti, è stato spostato a dopo le elezioni europee del 26 maggio.
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