Matteo Salvini continua a ripetere che per il governo non cambierà niente. Un refrain a cui non crede ma nel quale spera. Il centrodestra guidato a trazione leghista si prepara al bis. E a farne le spese però, anche stavolta, è il M5s, il socio di maggioranza, costretto a distanza di sole due settimane a leccarsi di nuovo le ferite. Salvini anche stavolta userà toni e parole convincenti per rassicurare Luigi Di Maio. Ma il dato di fatto incontrovertibile è che la coalizione di centrodestra continua a crescere mentre quella di governo, nonostante l'ottima performance del Carroccio, ha cominciato a perdere terreno.
Un segnale che coinvolge al momento solo il M5s. Ignorarlo tuttavia sarebbe pericoloso. Anche perchè le prospettive di qui alle europee del 26 maggio sul fronte economico non sono entusiasmanti. E si è visto proprio in Sardegna -con le proteste sul prezzo del latte - quanto il termometro del portafoglio possa orientare (o disorientare) le scelte delle persone. Salvini lo sa bene. Per questo per una settimana il ministro dell'Interno è rimasto piantato sull'isola confrontandosi con i promotori della vertenza casearia. Una presenza che però ha contribuito a mettere ancora una volta in risalto il suo ruolo e allo stesso tempo in ombra il suo alleato pentastellato.
Ed è questo il punto: le rassicurazioni di Salvini, sulla volontà di mantenere l'alleanza gialloverde, per il M5s potrebbero essere insufficienti, se la prospettiva resta quella di una lenta ma costante erosione del consenso tra i propri elettori. Il leader della Lega lo sa ma non può farci nulla anche perchè una parte dei consensi perduti da Di Maio se li è accaparrati proprio lui. E certo non gli è dispiaciuto. Ma Salvini ha bisogno di andare avanti con i 5 Stelle. E farà di tutto per riuscirci. Di tornare a mettersi d'accordo con i suoi vecchi alleati del centrodestra - con Berlusconi ma anche con giorgia Meloni -non ha alcuna voglia. Anche perchè in quel caso non ci sarebbe l'escamotage del contratto, per rinviare temi spinosi e gli toccherebbe scendere a compromessi mentre il M5s dall'opposizione gli sparerebbe addosso. Restare con Di Maio però non sarà facile. Più il leader pentastellato sarà in difficoltà e piu sarà difficile fare ulteriori concessioni alla Lega. Ecco perché la vittoria per Salvini rischia di trasformarsi in un peso destinato a gravare sulla vita del governo.Prima o poi si dovrà decidere sulla tav; prima o poi il verdetto sulle autonomie delle Regioni verra emesso. Improbabile che finisca pari e patta. Qualcuno perderà e rimarrà bruciato.
© Riproduzione riservata