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Legge di bilancio al test dello sviluppo sostenibile: pochi provvedimenti…

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il rapporto dell’asvis

Legge di bilancio al test dello sviluppo sostenibile: pochi provvedimenti in linea

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Nella Legge di Bilancio 2019 manca una visione integrata di quel cambiamento verso lo sviluppo sostenibile definito dall'Agenda 2030 e sostenuto da oltre l'80% degli italiani, soprattutto dai giovani e dai più informati. È la valutazione che emerge dall'esame dei singoli commi della Legge di Bilancio alla luce dei 169 target previsti dall'Agenda 2030, contenuta nel documento “La Legge di Bilancio
2019 e lo sviluppo sostenibile” predisposto dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Il documento, il primo del genere mai realizzato nel nostro Paese, è stato presentato e discusso stamani alla Camera dei Deputati con la partecipazione del Presidente della Camera Roberto Fico, del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, dell'Amministratore delegato dell'Enel
Francesco Starace (unico rappresentante italiano nella multistakeholder platform sullo sviluppo sostenibile creata dalla Commissione europea) e dei rappresentanti dei principali partiti e movimenti politici.

Il lavoro degli oltre 300 esperti coinvolti nella valutazione della Legge di Bilancio evidenzia i provvedimenti che potrebbero consentire all'Italia – se pienamente attuati - di fare passi avanti significativi in alcuni campi, come la lotta alla povertà. D'altra parte, emerge chiaramente la mancanza di una visione integrata degli interventi in campo economico, sociale e ambientale di cui il nostro Paese ha bisogno per accelerare il passo verso lo sviluppo sostenibile.

L’assenza di interventi “sistemici” per l’economia circolare, la transizione ecologica dei sistemi produttivi, l'occupazione giovanile e femminile, così come i timidi provvedimenti nel campo della lotta al cambiamento climatico e al degrado ambientale, appaiono preoccupanti. Resta poi molto da fare per rispettare i 10 impegni assunti nei confronti delle oltre 200 organizzazioni aderenti all'ASviS da quasi tutte le forze politiche in occasione dell'ultima campagna elettorale, così come per attuare le iniziative previste dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata dal CIPE nel dicembre 2017.

«Mancano pochi anni al 2030 e l'Italia non può permettersi di perdere l’occasione di orientare il bilancio pubblico verso la crescita economica e l'occupazione giovanile e femminile, di riqualificare le infrastrutture e di spingere all'innovazione nell'ottica della tutela ambientale, di promuovere
inclusione e lotta alle disuguaglianze che minano la coesione sociale. Peraltro, il cambiamento a favore dello sviluppo sostenibile è auspicato da oltre l'80% degli italiani», ha dichiarato Enrico Giovannini, Portavoce dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), la più grande rete di organizzazioni della società civile mai creata in Italia.




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