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Proroghe fiscali, ecco il decreto: slittano al 10 aprile anche le comunicazioni Iva

Si è fatta attendere ma arriva una proroga ampia per gli adempimenti di fine febbraio. Il decreto del Presidente del Consiglio firmato dal ministro dell’Economia e delle Finanze il 25 febbraio prevede non solo la proroga al 30 aprile 2019, per lo Spesometro e l'Esterometro, ma come sottolinea il sottosegretario Alessio Villarosa (M5S) sposta al 10 aprile l’invio delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni Iva del quarto trimestre 2018. Non solo. Slittano al 16 maggio 2019, con la maggiorazione dello 0,4% a titolo di interessi anche i versamenti dell’Iva per la vendita a distanza con uso di interfaccia tecnologiche di tablet, pc e console.

“«La decisione rappresenta il superamento delle criticità rappresentate da intermediari e imprese sulla concomitanza delle scadenze fiscali di fine mese»”

Alessio Villarosa (M5S) 

GUARAD IL VIDEO - Spesometro, esterometro e comunicazioni Iva slittano al 30 aprile

Una proroga attesa
Arriva il tanto atteso testo con le proroghe delle scadenze di fine febbraio. Annunciato a metà febbraio dai due sottosegretari all’Economia Massimo Bitonci (Lega) e Villarosa, il testo come spesso accade si è perso tra firme, bollinature e riscontri. Ma come spiega a «Il Sole 24 Ore online» lo stesso Villarosa «La decisione rappresenta il superamento delle criticità rappresentate da intermediari e imprese sulla concomitanza delle scadenze fiscali di fine mese». Più tempo, dunque non solo per lo spesomestro e per il cosiddetto esterometro, ossia l’obbligo di trasmissione all’agenzia delle Entrate dei dati relativi alle fatture da e per l’estero escluse dalla procedura della fatturazione elettronica, ma - aggiunge Villarosa - «si sono voluti diversificare i termini per gli adempimenti anche per le comunicazioni dell’Iva e della fatturazione elettronica scongiurando, così, l’imminente sciopero dei commercialisti che attendevano da tempo la proroga».

Proroghe allargate
Più tempo anche per le liquidazioni Iva (le cosiddette Lipe) del quarto trimestre 2018 che potranno essere inviate all’amministrazione finanziaria entro il 10 aprile 2019. Arrivano invece al 16 maggio, con la maggiorazione dello 0,4% , i versamenti dell’Iva per chi vende su piattaforme elettroniche tablet, Pc, console o telefoni cellulari.  I dati delle operazioni dei mesi di marzo e aprile 2019, invece, dovranno essere comunicati al Fisco entro il 31 maggio 2019.

Decreto firmato da Conte
Il decreto, firmato del Presidente del Consiglio Conte, dovrà essere registrato dalla Corte dei conti. Ma cosa prevede esattamente nei suoi tre articoli? Il primo sposta al 30 aprile il cosiddetto “spesometro”, ovvero le comunicazioni dei dati Iva relativi alla fatture. Con il comma 2 slittano sempre a fine aprile, invece, gli invii delle comunicazione di gennaio e febbraio 2019 con i dati relativi alle fatture da e per l’estero (il cosiddetto esterometro) escluse dal sistema della fatturazione elettronica.

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