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Dossier Da Gomez a Crozza, ecco chi sono gli influencer dei parlamentari

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    Dossier | N. 16 articoli 4 marzo 2019, cosa è cambiato a un anno dalle elezioni politiche?

    Da Gomez a Crozza, ecco chi sono gli influencer dei parlamentari

    Più Gomez che Travaglio, più tv che web o carta stampata, più Pd che Lega. È ricca di sorprese la ricerca realizzata per il sito web del Sole 24 Ore da Cattaneo Zanetto & Co. (la più grande società di lobbying) che, a un anno dal voto del 4 marzo 2018, ha analizzato l'attività social di deputati e senatori, individuando i soggetti che seguono, con cui interagiscono e che, in definitiva, sono più “centrali” per il loro account Twitter. La piattaforma social, com’è noto, è quella più utilizzata dai politici e dalla stampa per la comunicazione diretta, a differenza di Facebook o Instagram, più ricco dal punto di vista iconografico, e meno essenziali. Si scopre così che il direttore del Fatto quotidiano online ha una forza attrattiva sui social decisamente superiore rispetto al direttore della versione cartacea del quotidiano. Ma andiamo con ordine.

    L'indagine
    La ricerca di Cattaneo Zanetto & Co è stata effettuata con il supporto di Davide Aureli e Valerio Guarrasi, data scientist, analizzando oltre 800 profili Twitter che comprendono i parlamentari della nuova legislatura e altri esponenti politici di rilevanza nazionale seppur non parlamentari (per esempio Alessandro Di Battista). Analizzando per ognuno dei profili quali utenti segue, si è costruito un “grafo direzionato”, ossia una struttura costituita da nodi che identificano i singoli politici e l'arco che rappresenta il legame di following/follower tra loro.

    L’algoritmo
    Oltre a misurare i profili più seguiti dai politici, si è data una valutazione della loro centralità, applicando l'algoritmo PageRank - sviluppato originariamente da Google per il suo motore di ricerca - che considera per ogni nodo non solo il numero ma anche la qualità delle connessioni. In altre parole, un profilo seguito da pochi utenti ma ben noti avrà maggior probabilità di diffondere un proprio tweet ed influenzare l’opinione di altri. Questa analisi del comportamento social dei politici nazionali permette di scoprire elementi non visibili a occhio nudo, che contribuiscono a formare le opinioni dei decisori istituzionali. Indagare chi sono questi influencer permette dunque di capire meglio i meccanismi di formazione delle decisioni nell'agenda politica nazionale.

    GLI INFLUENCER DEI PARLAMENTARI

    La time-line Twitter dei politici
    La classifica finale indica pertanto quali account hanno la maggiore probabilità di essere letti da un politico nazionale. E, come detto, rileva sorprese rilevanti un po' in tutti i settori: in ambito religioso ad esempio l'account del Dalai Lama riscuote più interesse rispetto a quello di Papa Francesco. Tra i politici non italiani si registra come l'ex presidente Usa Barack Obama sia più seguito del suo successore Donald Trump, che pur incontra rilevante interesse in alcuni gruppi parlamentari . Più scontate le citazioni dei soggetti istituzionali, Camera e Senato, seguite dal Quirinale, mentre tra le forze dell'ordine Carabinieri e Polizia di Stato, sono sostanzialmente appaiate.

    La forza della tv
    Tra le testate giornalistiche spicca il favore che va a SkyTg24, il canale in chiaro della rete satellitare (che ospita spesso gli stessi parlamentari). In seconda posizione troviamo Il Fatto Quotidiano mentre spicca al terzo posto @Serv_Pubblico che è l'account gestito da Michele Santoro, che prende il nome dal programma chiuso nel 2015 ma che si conferma ancora molto seguito grazie all’attivismo dello storico conduttore tv. La forza della televisione si conferma nella classifica dei giornalisti, con le firme del Fatto Quotidiano in cima alla lista: Peter Gomez davanti a Marco Travaglio, seguiti da Antonio Padellaro e Andrea Scanzi, molto seguiti dagli esponenti politici 5 Stelle. Forte attenzione anche verso Roberto Saviano e la “iena” Giulia Innocenzi, oltre che verso la “Versione di Oscar” di Oscar Giannino su Radio24.

    Account di partito e individuali
    Per quanto riguarda le formazioni politiche non stupisce come il MoVimento 5 Stelle si collochi in testa alla classifica, vista l'importanza che questa formazione politica ha dato al web e alla comunicazione digitale. Più significativo invece che il Partito Democratico si collochi davanti alla Lega per “centralità” nella vita social dei parlamentari: segno di una maggiore compattezza dei parlamentari intorno all'account del proprio partito, che riesce a dare voce alle molte identità del Pd. L'account della Lega soffre invece della competizione “interna” dell'account del suo leader, Matteo Salvini, molto attivo sulle piattaforme social. Tanto che, dati alla mano, il traffico generato dall'account del partito guidato dal ministro dell'Interno è meno della metà di quello del M5S.

    CHI SEGUONO I PARLAMENTARI, SETTORE PER SETTORE

    Pop e satira
    L'indagine realizzata da Cattaneo Zanetto & Co. prende in considerazione anche temi che incrociano lateralmente la politica. La cultura pop o la satira, per esempio: Maurizio Crozza, protagonista di molte parodie dei politici è il più seguito in questa categoria, segue Lorenzo Jovanotti, mentre sempre per la satira è l'account Spinoza tra i più gettonati, seguito da Sabrina Guzzanti. Da segnalare la popolarità dell'account «IldiavolovesteCamera» (@LookdaCamera) che commenta l'abbigliamento e outfit dei parlamentari (talvolta con una certa malignità).

    Tra le istituzioni più seguite è facile intuire le prime: Camera, Senato e Presidenza del Consiglio, poi il Quirinale. Tra le forze dell'ordine Carabinieri e Polizia sono a pari merito. L'account istituzionale del Ministero dell'Interno (distinto da quello personale di Matteo Salvini) non è particolarmente seguito, così come il ministero dell'Economia. Tra le associazioni no profit la maggior attenzione va a Amnesty International, poi a Emergency e Unicef.

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