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Sicurezza, Di Maio sfida Salvini: più attenzione alla…

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il vicepremier: ius soli non è in agenda

Sicurezza, Di Maio sfida Salvini: più attenzione alla prevenzione

(Ansa)
(Ansa)

Un piano per «mettere in rete i ministeri degli Interni, della Difesa e dei Trasporti con i nostri servizi della sicurezza». E «iniziare a muoverci sulla prevenzione, non solo sulla repressione». È quello annunciato ad Agorà su Rai 3 dal vicepremier Luigi Di Maio, un «modello che si rifà alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti», messo a punto dalla ministra della Difesa Elisabetta Trenta «sotto il coordinamento di Palazzo Chigi» e che arriverà presto in consiglio dei ministri.

«Non è un affronto a Salvini»
L’iniziativa «non è un affronto a chi si occupa di sicurezza», puntualizza Di Maio, non si tratta di una sconfessione delle posizioni di Matteo Salvini, ma di «una visione». Ma già la precisazione sembra giustificare “un’invasione di campo” nelle competenze del ministro degli Interni. «Il modello di sicurezza nazionale deve essere più forte» ha detto il leader M5S, «noi dobbiamo prevenire: non basta solo un ministero, c'e' la difesa, le infrastrutture, gli interni, i trasporti dobbiamo cominciare a metterli insieme, dobbiamo fare più squadra». In ogni caso «non c’è nessuna ragione per essere preoccupati della tenuta della maggioranza», ha assicurato Di Maio.

«Ius soli non è nell’agenda di governo»
Quanto all’impegno del responsabile del Viminale sul versante dell’immigrazione, Di Maio ha osservato che «la questione dei migranti è una parte del problema» e ha aggiunto che «oggi lo jus soli non è nell’agenda di Governo». Rispondendo a una domanda sulla possibilità di concedere la cittadinanza non solo a Ramy protagonista del salvataggio dei bambini dell’autobus di Crema ma anche agli altri bambini stranieri che erano sul bus, Di Maio ha detto che «il tema va affrontato a livello europeo».

«Non c’è caso Roma ma caso De Vito, Raggi vada avanti»
Parlando dell’arresto del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito. Di Maio ha detto: «non vedo un caso Roma, vedo il caso De Vito, che non fa già più parte del Movimento». E ha aggiunto: «È chiaro che la giunta Raggi deve andare avanti per portare a casa una missione, mettere a posto la città di Roma».

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