Bankitalia, il nuovo direttore generale è Fabio Panetta, ex vice dg dell’istituto centrale. Panetta arriva a Palazzo Koch in sostituzione dell’uscente Salvatore Rossi, che nei giorni scorsi ha annunciato a sorpresa la sua indisponibilità a un rinnovo dell'incarico.
La nomina di Panetta ha decorrenza dal 10 maggio 2019. Per integrare il direttorio, inoltre, il Consiglio Superiore ha nominato come Vice Direttori Generali Daniele Franco e l’esterna Alessandra Perrazzelli, avvocato, con analoga decorrenza. Daniele Franco è l’attuale Ragioniere generale dello Stato, un incarico che scade a maggio, e dunque lo vede trasferirsi da via XX Settembre a Via Nazionale dopo 6 anni al Mef.
Già nel pomeriggio di giovedì 28 marzo diverse fonti avevano fatto trapelare il consenso della maggioranza di governo sul nome di Panetta, proposto dal governatore Ignazio Visco al Consiglio superiore di Banca d’Italia. L'iter procedurale prevede l'approvazione della nomina con decreto del Presidente della Repubblica promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto col ministro dell’Economia, sentito il Consiglio dei Ministri.
Panetta, una carriera in Bankitalia
Una carriera tutta in Banca d'Italia con importanti esperienze internazionali, critico netto non del bail in ma della modalità
e dei tempi della sua applicazione, conoscitore della finanza e del sistema bancario. Fabio Panetta, nato a Roma nel 1959,
sposato e vice dg dal 2012, è nell'istituto centrale italiano dal 1985, dopo la laurea alla Luiss nel 1982. Pur convinto sostenitore
dell'euro e dell'Unione Europea ha negli ultimi anni rappresentato l'Italia nelle trattative in Bce per la predisposizione
degli stress test, criticandone il disegno che svantaggiava le nostre banche. Panetta è infatti tra i componenti del Consiglio
di vigilanza del Meccanismo di vigilanza unico presso la Bce oltre a essere supplente del Governatore nel Consiglio Direttivo
della Banca Centrale Europea. Quindi ha seguito la predisposizione della normativa del bail in (di cui sottolineò anche in
Parlamento i possibili elementi di rischio) e partecipato ai difficili negoziati con la Commissione Ue sui salvataggi delle
4 banche, con l'attuale coda di polemica fra istituto centrale e Bruxelles, e poi delle banche venete.
Dopo il Servizio Studi, la Direzione Monetaria e Finanziaria di cui assume la titolarità nel 1999, la carica di capo del Servizio Studi di Congiuntura e Politica Monetaria (dal 2007 al 2011), nel luglio 2011 diviene Direttore Centrale con il compito di coordinare le attività connesse con la partecipazione della Banca d'Italia all'Eurosistema e l'analisi della stabilità finanziaria. Dal 2010 al 2012 è stato direttore responsabile del Rapporto sulla Stabilità Finanziaria della Banca d'Italia.
Alessandra Perrazzelli, ex capo di Barclays Italia
Banchiere e donna e ora come esterna nel direttorio di Banca d'Italia. Alessandra Perrazzelli, genovese classe 1961, è stata
a capo delle attività italiane di Barclays dal 2013 al 2017 e ricopre anche la carica di vicepresidente di A2A dopo 10 anni
ad Intesa Sanpaolo. Prima della banca ha svolto la sua carriera come avvocato dopo la laurea a Genova e il LL.M in diritto
societario alla New York University School of Law nel 1988 in diversi studi italiani ed internazionali. Quindi l'esperienza
in Olivetti e poi fra il 1997 e il 2003 a Bruxelles presso O'Connor & Company European Lawyers dove era Partner responsabile
del dipartimento public utilities. È anche presidente di Valore D, l'associazione di circa 150 aziende italiane ed internazionali
interessate alla gestione della diversità di genere, il cui target principale è quello di portare più donne in posizioni apicali.
Chi è Daniele Franco
Daniele Franco è nato a Trichiana (Belluno) il 7 giugno 1953. Nel 1977 ha conseguito la Laurea in Scienze politiche presso
l'Università di Padova, nel 1978 il Master in organizzazione aziendale presso il CUOA di Padova e, nel 1980, il Master of
Science in economia presso l'Università di York. Tra il 1979 e il 1994 è stato al Servizio Studi della Banca d'Italia. Dal
1994 al 1997 è stato Consigliere Economico presso la Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Commissione
Europea. Tra il 1997 e il 2007 è stato capo della Direzione Finanza Pubblica del Servizio Studi della Banca d'Italia. Dal
2007 al 2011 è stato capo del Servizio Studi di struttura economica e finanziaria della Banca d'Italia. Dal 2011 al 2013 è
stato Direttore centrale dell'Area Ricerca economica e relazioni internazionali e ha rappresentato la Banca d'Italia in audizioni
parlamentari e in comitati e gruppi di lavoro costituiti presso istituzioni italiane e organismi internazionali. Dal 20 maggio
2013 è Ragioniere generale dello Stato, ruolo che richiede la «bollinatura» dei provvedimenti di legge con un impatto sui
conti pubblici, un incarico che nell’autunno caldo dell’ultima manovra italiana lo ha sottoposto a critiche da parte di esponenti
della maggioranza Lega-M5S.
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