A Firenze si profila una sfida a due. In attesa che il M5s sciolga la riserva sul candidato sindaco da presentare, i nomi in pista per palazzo Vecchio sono quelli del sindaco Pd uscente Dario Nardella (renziano) e del leghista Ubaldo Bocci, appoggiato dal centrodestra unito (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc). A metà aprile la presentazione definitiva dei candidati di tutte le liste.
I progetti di Nardella
Nardella, che punta al secondo mandato, il 27 marzo ha aperto la campagna elettorale nell’auditorium del palazzo dei Congressi
annunciando: «Vogliamo completare il cammino intrapreso. Vogliamo cambiare ancora, vogliamo crescere ancora, vogliamo vincere
ancora». Tra le immagini che hanno accompagnato l’evento di lancio della sua campagna: viali pedonalizzati e ricoperti d’erba,
Arno balneabile e navigabile, ma anche sistemi di videosorveglianza, “Scudo verde” contro l’inquinamento, comitati di quartiere
per la vivibilità. Nel comitato elettorale domina il colore arancio con lo slogan “Firenze è la città che siamo” e in evidenza
alcune parole chiave come “libertà”, “rispetto”, “verde”, “creatività”, “movimento”.
Le liste di appoggio
Finora sono sei le liste che lo appoggiano: il Pd, “Sinistra civica”, due liste civiche (“Avanti Firenze” e “Nardella sindaco”),
la lista ambientalista Firenze + Verde, e +Europa. Tra i nomi presenti nella sua lista civica: il global commercialization
manager per il mercato industriale di Nuovo Pignone Duccio Manetti, l'ex direttore della Caritas diocesana di Firenze Alessandro
Martini, l'ex ambasciatore d'Italia in Svizzera e Liechtenstein Marco Del Panta Ridolfi e Alberto Di Chiara, calciatore che
ha vestito, tra le altre, la maglia della
Fiorentina in serie A. Ancora da sciogliere il nodo di Articolo 1-Mdp, che prima di decidere le alleanze a livello locale
deve stabilire se dare il via libera a un accordo a livello nazionale con il Pd per le europee.
La sfida del leghista Bocci
Cinque anni fa Nardella non ha avuto rivali. Si impose al primo turno con il 59% staccando di 47 punti il candidato di centrodestra
Marco Stella (12%) mentre quell M5s Miriam Amato si fermò al 9,3%. Questa volta non sarà una passeggiata. Anche perché la
forbice tra centrosinistra e centrodestra si è ridotta a circa 20 punti alle politiche dell’anno scorso. La Lega è in forte
crescita a livello nazionale. E alla presentazione ufficiale a Firenze del candidato del centrodestra unito, ha preso parte
il 1° aprile il segretario del Carroccio Matteo Salvini.
L’identikit del candidato del Carroccio
Fiorentino doc, classe 1957, sposato con quattro figli, il candidato sindaco di Firenze del centrodestra, proposto dalla
Lega, Ubaldo Bocci, dal 2012 è
stato presidente nazionale della fondazione Unitalsi da cui si è dimesso per candidarsi a Palazzo Vecchio. Ha iniziato a lavorare
nel 1976 come fattorino in un ufficio acquisti tedesco, poi passato impiegato in amministrazione e
successivamente nell'ufficio marketing. Dal gennaio 2007 al gennaio 2017 è stato responsabile dell’area Toscana e Sardegna
per il gruppo Azimut per poi entrare nel consiglio di amministrazione di Azimut capital management. Dal 2016 era anche nel
cda di Radio Monte Serra dal quale si è dimesso.
Indietro sul programma
«In due mesi si conoscono persone, progetti e programmi». Così Salvini, a Firenze per lanciare Bocci candidato a sindaco
del centrodestra, ha risposto alle
critiche di chi lamenta una 'scelta' arrivata tardi, ricordando che lo stesso è avvenuto in altre città «dove c’erano molti
candidati di livello: prima non era facile candidarsi per il centrodestra. Credo che sia la prima volta che il centrodestra
dà un'alternativa concreta ai fiorentini, c'è una possibilità di
cambiamento», ha aggiunto. «Quello che voglio dire con molta determinazione - ha detto Bocci - è che mai come in questa occasione
cambiare si deve e mai come a questo giro cambiare si può».
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