Italia

Sicurezza, la proposta della Lega: «controlli informali» tra…

  • Abbonati
  • Accedi
le vite degli altri

Sicurezza, la proposta della Lega: «controlli informali» tra vicini di casa

  • –di

Controlli informali tra vicini di casa, per individuare «situazioni anomale che possano generare apprensione, informando gli abitanti della zona». «Non si tratta di effettuare ronde», chiarisce fin dalle prime righe la proposta di legge sottoscritta da un’ottantina di deputati della Lega (primo firmatario Alex Bazzaro). Piuttosto, la soluzione a cui i rappresentanti del Carroccio hanno pensato è un «controllo di vicinato».

Strumento di prevenzione
«Uno strumento di prevenzione - si legge nel documento presentato lo scorso ottobre - basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso un controllo informale della zona di residenza e la cooperazione tra cittadini e istituzioni». La proposta prevede la creazione di un sistema informativo per consentire la trasmissione delle informazioni acquisite dai soggetti che svolgono attività di controllo di vicinato.

GUARDA IL VIDEO - Sicurezza, ecco la proposta della Lega: controlli informali tra vicini di casa

Collaborazione tra vicini per segnalare situazioni anomale
In altri termini, i deputati leghisti propongono «una collaborazione tra vicini», che consenta di «prestare maggiore attenzione a tutte le situazioni anomale che possano generare apprensione, informando gli abitanti della zona così da renderli maggiormente consapevoli di ciò che accade intorno a loro».

Il controllo di vicinato non sostituisce quello delle Forze di polizia
«Non costituisce comunque oggetto della funzione sociale di controllo di vicinato - recita il seconda comma dell’articolo 2 della proposta di legge - l’assunzione di iniziative di intervento per la prevenzione o la repressione di reati ovvero di altre condotte a qualsiasi titolo vietate, nonché l’assunzione di iniziative che violino il diritto alla riservatezza delle persone». Il controllo di vicinato, dunque, «non si sostituisce in alcun modo a quello delle Forze di polizia: non si interviene attivamente in caso di reato, né tanto meno si svolgono indagini sugli individui o si schedano persone intromettendosi nella sfera privata altrui». L’attività consiste pertanto «in una semplice segnalazione agli organi preposti per richiedere un immediato intervento».

Protocolli di intesa con le Forze dell’ordine
In base all'articolo 3 della proposta di legge, «la Repubblica promuove le funzioni svolte da tutti i soggetti che operano il controllo di vicinato, in particolare attraverso la stipulazione di protocolli di intesa con le istituzioni competenti in materia di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblici, nonché attraverso il coinvolgimento nei patti per la sicurezza urbana».

© Riproduzione riservata