I programmi elettorali dei partiti italiani incominciano a prendere corpo, in vista del voto del 26 maggio. E se in Italia Lega, M5S, Fi e Pd sono divisi quasi su tutto, e spesso in maniera trasversale rispetto all’asse maggioranza-opposizione, in Europa molti obiettivi sul fronte economico sono praticamente identici. A partire dalla parola d’ordine “basta austerità”.
Il M5S: stop austerity
Il Movimento 5 stelle ha presentato il 2 aprile scorso il programma per le europee. Dopo il primo punto, che chiede più democrazia diretta e basta ai privilegi, c’è la parola d’ordine «Stop austerity: piena occupazione e sviluppo sostenibile». Di Maio e compagni rivendicano il loro «voto decisivo per rigettare l'incorporazione del Fiscal Compact nel diritto dell'Unione
europea e sul taglio dei fondi ai Paesi che non rispettano i vincoli dell'austerity». I 5 stelle puntano anche sulla difesa
dell'eccellenza del Made in Italy dagli attacchi della concorrenza sleale.
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Il Pd: più investimenti
Il partito di Nicola Zingaretti ha presentato una bozza del suo programma per le europee nell’incontro del 2 aprile con i
sindacati. Secondo il Pd, per rilanciare la crescita e l'occupazione servono politiche economiche più espansive imperniate
su grandi investimenti comuni. «In questi anni ci siamo battuti per superare le politiche di austerità, che hanno frenato l'uscita dalla crisi del 2008 e hanno determinato una riduzione del potenziale produttivo dell'economia»,
ottenendo l'introduzione della flessibilità. Occorre, per i dem, dare vita a un vero governo economico europeo, capace di
sostenere il lavoro e lo sviluppo e di correggere gli squilibri sociali e territoriali che minano la crescita e la coesione
dell'Europa. A partire dall’istituzione di un’indennità europea di disoccupazione.
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Fi: serve una politica industriale europea
Nel suo programma in vista del 26 maggio, Forza Italia chiede «la fine della politica dell'austerità. Servono più investimenti in infrastrutture, in tecnologia, formazione, ricerca ed innovazione. Sono necessarie risorse
appropriate per il digitale, le energie pulite, le industrie creative, l'economia circolare». L’obiettivo è avere una «vera politica industriale europea che riveda anche le regole della concorrenza per affrontare la competizione globale di giganti come Usa, Cina e Russia».
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Lega: ogni governo decide la propria economia
Il partito di Matteo Salvini non ha ancora presentato il proprio programma per le europee. Probabile che il testo verrà diffuso
la prossima settimana, quando Salvini incontrerà gli altri partiti europei dell’alleanza sovranista. Ma è già scontato che
il punto cardine per il Carroccio sarà il superamento della politica di austerità, per dare a ogni governo la possibilità di scegliere la propria politica economica. «Andiamo a cambiare un’Europa che ci ha voluto togliere la libertà in nome del business, della finanza e dell’economia»,
ha detto Salvini lo scorso 30 marzo.
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