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Alitalia, proroga di un mese fino al 30 aprile per l’offerta delle Fs

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Servizio |la decisione dei commissari

Alitalia, proroga di un mese fino al 30 aprile per l’offerta delle Fs

L'offerta delle Ferrovie dello Stato per l'acquisto di Alitalia dovrà arrivare entro il prossimo 30 aprile ai commissari della compagnia. È questa la proroga concessa dai tre commissari rispetto alla richiesta delle Fs, che avrebbero preferito poter andare fino a maggio inoltrato per tentare di confezionare la “newco”, la nuova società che dovrebbe rilevare le attività di Alitalia.
Il termine per presentare l’offerta è scaduto il 31 marzo. Già questa data rappresentava una proroga rispetto al termine iniziale del 31 gennaio 2019, stabilito dai commissari dopo la presentazione dell'offerta delle Fs, pervenuta il 31 ottobre 2018. I commissari, Daniele Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari, hanno comunicato la proroga alla società ferroviaria (interamente posseduta dal ministero dell'Economia) dopo aver sentito il ministero dello Sviluppo economico. «Possiamo concedere una proroga di due-tre settimane al massimo», aveva detto Discepolo in audizione alla Camera il 27 marzo, spiegando che una proroga di due mesi avrebbe creato una sovrapposizione con le elezioni europee del 26 maggio.

Delta possibile partner industriale con le Ferrovie e Mef
Sarà sufficiente un mese, considerando che ci sono le festività di Pasqua e del 25 aprile, per chiudere la difficile operazione? Il problema non è solo il tempo, ma la disponibilità di soci a partecipare all’operazione. Le Ferrovie, spinte a occuparsi del salvataggio di Alitalia dal governo Lega-Cinquestelle, finora non hanno raccolto adesioni sufficienti a quello che viene definito «Progetto Az». C'è la disponibilità di Delta Airlines come partner industriale, il vettore americano potrebbe mettere fino a 100 milioni di euro di capitale nell'ipotizzata “nuova Alitalia” e sarebbe disponibile a prendere una partecipazione del 15 per cento. Si ragiona sull'ipotesi che la nuova società abbia un capitale di partenza tra i 700 milioni e un miliardo di euro.

I paletti delle Fs
Le Fs potrebbero prendere al massimo il 30% del capitale. È uno dei paletti fissati dall'a.d., Gianfranco Battisti, che non vuole far correre rischi eccessivi ai conti delle Fs e alla capacità d'investimento nel settore ferroviario. Poi c'è lo Stato, il ministero dell'Economia potrebbe convertire in azioni parte del prestito statale di 900 milioni, fino al 15% del capitale. Si arriva così al 60% del capitale della “newco”.

Mancano soci per il 40% del capitale
Se tutte queste premesse verranno rispettate, mancherebbe ancora il 40% del capitale della nuova compagnia, per una somma fra i 300 e i 400 milioni. Non c'è la corsa sottoscrivere l'impegno. Tutte le grandi società pubbliche interpellate si sono sfilate: Cdp, Eni, Leonardo-Finmeccanica, Poste Italiane. Le Fs però continuano le trattativa anche in altre direzioni. Ci sono stati contatti con Fincantieri, società posseduta per il 71% dallo Stato attraverso Cdp-Fintecna, al momento da questo versante non ci sono sviluppi. Battisti ha detto che l'operazione dev'essere «di mercato» e che per le Fs ci deve essere «un ritorno dell'investimento», cioè un guadagno.

I contatti con Atlantia
Ci sono dei contatti avviati con Atlantia, la holding autostradale dei Benetton che controlla anche Aeroporti di Roma, di cui Alitalia è il principale cliente. Tuttavia Atlantia dice di non avere interesse, sia perché ha già partecipato a due operazioni di salvataggio (nel 2008 con i Capitani coraggiosi trainati da Silvio Berlusconi, nel 2015 con l'ingresso di Etihad) e ci ha rimesso i soldi investiti, sia perché l'incidenza di Alitalia sui ricavi aeronautici di Fiumicino è diminuita negli ultimi anni (è circa il 29%). Tuttavia il dialogo tecnico con Atlantia prosegue.

L'alternativa Lufthansa
Un possibile esito positivo della trattativa dipende da un eventuale accordo tra Fs e Atlantia. In quel caso ci potrebbero essere altri investitori, anche fondi disponibili a entrare con piccole quote. Altrimenti l'operazione delle Fs sembra avere poche possibilità di successo. Ai commissari resterebbe l'opzione Lufthansa. I tedeschi si sono detti interessati a condizioni sociali pesanti: prenderebbero solo l'attività di volo che ha circa 7mila dipendenti e ci sarebbero 3mila esuberi. Inoltre Lufthansa non rileverebbe le attività di manutenzione, handling, gran parte degli uffici, un perimetro con circa 5mila dipendenti che andrebbero ricollocati, in totale gli esuberi potrebbero essere 5mila.

Puntualità
Alitalia ha comunicato che «con l'89,31% dei voli atterrati in orario, Alitalia si conferma anche nel mese di marzo la compagnia più puntuale al mondo. Un primato che la compagnia italiana mantiene anche considerando l'intero primo trimestre 2019». I dati sono della società americana FlightStats, «autorevole società indipendente Usa che ogni mese stila la classifica della puntualità dei principali vettori mondiali, confrontando i dati di compagnie paragonabili per dimensioni e network». Secondo le rilevazioni - dice la compagnia «l'indice di puntualità di Alitalia a marzo è stato più alto di quasi 10 punti percentuali rispetto alla media delle compagnie aeree mondiali (79,5%). Alitalia è inoltre l'unica compagnia europea nella classifica dei primi 5 vettori più puntuali al mondo».

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