Vittoria storica per l’Italiano Fabio Fognini al Torneo di Montecarlo: si è imposto in due set, terminati rispettivamente 6-3 e 6-4, sul serbo Lajovic. Pasqua memorabile per lo sport italiano: è la prima volta che un azzurro trionfa nella finale di un Masters 1000. Per il tennista di Arma di Taggia si tratta del trofeo più prestigioso conseguito in carriera. Una vittoria, la sua, maturata contro il vento che sferzava la terra rossa del principato di Monaco e anche contro un fastidioso dolore alla gamba destra che ha rischiato di compromettere l’esito del secondo set. Ma è andata.
«Innanzitutto grazie - ha detto Fognini al momento della premiazione rivolgendosi al pubblico - perché anche grazie a voi sono qui oggi. Sono nato qui vicino e vincere questo torneo è qualcosa di straordinario». I complimenti a Lajovic: «Bravo, so che per te era la prima finale e la prima finale è molto dura, ma hai un grande team». Tra i ringraziamenti, oltre a quelli alla famiglia e alla moglie Flavia Pennetta, anche quello ai fisioterapisti e allo staff medico che, nella finale, hanno avuto un ruolo tutt’altro che secondario. La dedica è «alla mamma che oggi compiva gli anni». Il primo set si era chiuso 6-3 con Fognini a recuperare una situazione di parziale svantaggio (1-2) prima di imbucare una serie positiva e affermarsi esprimendo un tennis superiore.
Più difficile e combattuto il secondo set: sul parziale di 1-2 Fognini ha dovuto addirittura chiedere l’intervento del fisioterapista per un dolore alla caviglia destra. Partita compromessa? Altroché: tornato in campo, l’italiano ha giocato forse con meno stile rispetto al primo set, ma sicuramente maggiore concretezza. Esito: 6-4. Centrare la vittoria al Torneo di Montecarlo per Fognini - che in semifinale si era imposto nientemeno che su Rafa Nadal, uno tra i più grandi di sempre sulla terra rossa - significa colmare un vuoto che esisteva dal 1968, quando Pietrangeli, tre volte campione a Montecarlo, fu l’ultimo italiano ad alzare il trofeo. L’ultimo finalista del torneo era stato invece l’allenatore di Fognini, Corrado Barazzutti, nel 1977. Con l’impresa il tennista di Arma di Taggia, dopo essersi ripreso già in semifinale la leadership azzurra, sale alla 12esima posizione della classifica Atp, terzo italiano di sempre (il precedente più vicino è quello di Bertolucci nel ’73). Montecarlo per Fognini è il nono titolo: siamo a -1 dal record di Panatta. Per chi non l’avesse ancora capito: questo ragazzo di 31 anni sta riscrivendo la storia del tennis italiano.
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