Piazza Dante a Roma è da oggi la sede unitaria dei servizi di informazione e sicurezza. Nel palazzo risalente al 1914 al civico 25 confluiscono gli agenti del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza), di Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) anche se Forte Braschi, sede dell’ex Sismi, resta operativo.
Inaugurazione storica
L’edificio di piazza Dante ha ospitato le Casse di risparmio postali e manterrà l’iscrizione originaria nel fregio. Ospita
oltre un migliaio di 007 in provenienza da quasi una decina di sedi, con relativi risparmi per l’erario sui canoni. Il palazzo
è di proprietà di Cdp-cassa depositi e prestiti. L’inaugurazione alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
con il premier Giuseppe Conte, i vertici Gennaro Vecchione (Dis), Luciano Carta (Aise) e Mario Parente (Aisi) e l’amministratore
delegato Cdp Fabrizio Palermo. Interverrà anche Enrico Savio (vicedirettore Dis) che ha seguito fin dall’inizio i lavori di
ristrutturazione.
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Un decennio di lavori
I lavori di ammodernamento e messa in sicurezza sono cominciati nel 2009 d’intesa tra presidenza del Consiglio e Cdp. L’ammontare
dei costi è riservato, si parla di un centinaio di milioni ma la cifra non è confermata ufficialmente. Sono state rispettate,
in ogni caso, le previsioni iniziali sugli oneri previsti. Gli interventi sono stati, per necessità istituzionali, a dir poco
imponenti. Oltre duemila chilometri di cavi in fibra ottica, secondo gli addetti ai lavori pari alla distanza tra Roma e Dublino:
la loro messa in posa, tuttavia, non ha alterato la fisionomia architettonica del palazzo umbertino. Il palazzo è un quadrilatero
di circa cento metri per lato e i metri quadri impiegabili nella struttura sono oltre 60mila, pari a quasi dieci campi di
calcio. Senza contare le mille finestre d’affaccio.
I tesori archeologici riscoperti
Duranti i lavori di ristrutturazione, quasi tre anni fa, è stata fatta una scoperta meravigliosa: un ambiente di nove metri
di altezza per otto di larghezza con decorazioni tra mosaici, paste vitree, pietre preziose e marmi, risalente al I secolo,
costruita dall’allora console Elio Lamia, e considerata simile alla Domus Aurea. Questo inaspettato e prezioso patrimonio
archeologico è stato subito condiviso con la Soprintendenza dei Beni culturali, la struttura diventa un sito “rimontato” in
piazza Dante e messo a disposizione di tutti.
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