I Pm della Dda di Milano titolari della maxi inchiesta sul giro di tangenti, appalti e nomine pilotate in Lombardia stanno indagando su alcuni «contratti di consulenza» ottenuti, attraverso Gioacchino Caianiello, ex coordinatore di FI a Varese e ritenuto il "burattinaio" del presunto sistema corruttivo emerso con gli arresti del 7 maggio, da «una società riconducibile a Lara Comi», eurodeputata e coordinatrice provinciale di Forza Italia. Gli accertamenti, si legge nella richiesta di custodia cautelare, riguardano «contratti di consulenza da parte dell'ente Afol città metropolitana» per un «totale di 38.000 euro».
Oltre agli elementi forniti dalle intercettazioni il caso della consulenza alla società vicina a Comi - secondo i pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri, Luigi Furno e l'aggiunto Alessandra Dolci - sarebbe indicativo di come Caianiello, il "dominus" del sistema corruttivo e anche di Forza Italia in Lombardia, sarebbe riuscito «con disinvoltura», «grazie proprio alla collaborazione di alcuni suoi uomini di stretta fiducia, tra i quali l'avvocato Carmine Gorrasi», consigliere comunale a Busto Arsizio, Giuseppe Zingale, dg di Afol, e Loris Zaffra «ad estendere la sua influenza politica e, parallelamente, quella criminale ben oltre i confini della Provincia di Varese». Come si legge nella richiesta di arresto, la cifra di 38mila euro sarebbe stata una cifra «preliminare» al «conferimento di un più ampio incarico che può arrivare alla totale cifra di 80.000 euro». Incarico che avrebbe avuto come contropartita la «promessa di retrocessione di una quota parte agli stessi» Caianiello e Zingale.
A conferma del ruolo centrale di Caianiello nel sistema corruttivo e di finanziamenti illeciti scoperto dalla Dda la richiesta di custodia cautelare sottolinea anche il fatto che l'ex coordinatore azzurro in provincia di Varese risulta «in costante contatto con tutti gli esponenti apicali del partito a livello regionale». Come provano «le numerosissime telefonate con la deputata Giusy Versace, con la eurodeputata Lara Comi, con la coordinatrice regionale di Forza Italia on. Maria Stella Gelmini e con il Governatore della Lombardia Attilio Fontana». «Si tratta - prosegue il documento - di un dato quanto mai importante, ai fini della presente richiesta, nella misura in cui attesta la caratura politica del soggetto ed il potere di cui gode». Gli inquirenti precisano che, intercettando Caianiello, hanno registrato «92» conversazioni con Comi, «18» con Gelmini e «18» con Fontana.
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