È in arrivo un nuovo rinvio, il quarto, del termine per la presentazione dell’offerta finale di Ferrovie dello Stato per il salvataggio di Alitalia. Come anticipato dal Sole 24 Ore dell’8 giugno, il rinvio verrà deciso dal governo perché non è possibile trovare entro la scadenza del 15 giugno un accordo con il “quarto socio”, necessario per completare la cordata alla quale lavorano le Fs, l’unico soggetto ad aver presentato un’offerta ai commissari per rilevare le attività di Alitalia. Oggi pomeriggio se ne discuterà in un vertice al ministero dello Sviluppo economico fra i tre commissari, le Fs, per il Mise dovrebbe esserci il capo di gabinetto, Vito Cozzoli.
Di Maio: «Siamo alla corsa finale»
«Questa è una settimana decisiva per Alitalia. Siamo alla corsa finale», ha detto il ministro Luigi Di Maio. Ma non sarà così.
Il termine per l’offerta scade sabato 15 giugno ed è già stato chiarito che le Fs non hanno trovato il partner mancante. La
cordata che dovrebbe fare l’offerta per acquistare le attività della compagnia, attraverso una nuova società, la «Newco Nuova
Alitalia», dovrebbe avere un capitale di 850-900 milioni di euro. Ci sono adesioni solo per il 60% del capitale previsto:
il 30% di Fs, il 15% ciascuno di Delta Air Lines e del ministero dell’Economia.
GUARDA IL VIDEO - Alitalia, quando Di Maio diceva: va tutto per il meglio, a breve buone notizie
I rapporti con Benetton-Atlantia
Il quarto socio potrebbe essere Atlantia, la holding della famiglia Benetton che controlla Autostrade per l’Italia e Aeroporti
di Roma. All’inizio di maggio Di Maio aveva differito il termine al 15 giugno per superare l’impasse delle elezioni europee
e dare tempo alla trattativa tra il governo e il gruppo Benetton-Atlantia. Ma le due parti rimangono distanti.
Salvini: Atlantia partner naturale
Sul temaè in tervenuto anche Matteo Salvini, promettendo una chiusura della vicenda «nelle prossime ore». Per quanto riguarda
i partner, oltre agli americani e Fs «si sta cercando un terzo partner, sento parlare di Atlantia che si occupa di infrastrutture,
penso che sia un naturale partner», ha aggiunto il vicepremier.
Atlantia: nessun accordo
«In relazione ad alcune indiscrezioni pubblicate oggi da organi di stampa, Atlantia ribadisce che sulla vicenda Alitalia la
sua posizione non è cambiata rispetto alle ripetute dichiarazioni pubbliche del ceo Giovanni Castellucci. Nessun fondamento
quindi possono avere notizie circa presunti accordi, ancorché preliminari, per una eventuale partecipazione alla newco Alitalia».
Così la società, ribadendo di essere già impegnata su molti fronti, «pur essendo molto attenta al futuro di Alitalia», in
considerazione della sua importanza per Adr.
I contrasti su Autostrade
Non c’è stata la “normalizzazione” dei rapporti cui aspira Atlantia dopo la tensione creatasi in seguito alla tragedia del
Ponte Morandi a Genova (43 morti) e all’annuncio dei Cinque stelle nel governo di voler revocare la concessione ad Autostrade
per l’Italia. La società dei Benetton sarebbe disponibile a partecipare al salvataggio di Alitalia solo se ci fosse una “pax
autostradale”, che significherebbe: garanzia di mantenimento della concessione, via libera agli investimenti in particolare
ai 4 miliardi per la Gronda di Genova (che comporterebbe l’allungamento di 4 anni della concessione al 2042), salvaguardia
del modello per determinare le tariffe.
Toto e Lotito
Altre candidature per entrare nella cordata non si sono concretizzate come opzioni percorribili, anche se si sono fatti avanti
Riccardo Toto e si è proposto il patron della Ss Lazio, Claudio Lotito.
Rinvio fino a un mese
Il rinvio in discussione potrebbe essere fino a un mese, dunque si andrebbe a metà luglio. Il rinvio più breve potrebbe essere
di 15 giorni. La prima offerta vincolante delle Fs è stata presentata il 31 ottobre 2018, conteneva delle condizioni, tra
cui quella che le Fs non abbiano la maggioranza della nuova compagnia e quella di trovare un partner industriale, successivamente
individuato in Delta. I commissari di Alitalia hanno richiesto un’integrazione dell’offerta ed è stato fissato il termine
del 31 gennaio 2019. Questa scadenza è stata poi rinviata al 31 marzo, quindi al 30 aprile, infine al 15 giugno.
L’interesse di Lufthansa
In alternativa a Fs-Delta ci sarebbe Lufthansa. Ma i tedeschi sono alla finestra, non hanno mai presentato una vera offerta.
«La nostra posizione non è cambiata», ha detto una settimana fa l’a.d. di Lufthansa, Carsten Spohr, a margine dell’assemblea
Iata a Seul.
Delta ottimista
Nella stessa sede l’a.d. di Delta, Ed Bastian, per la prima volta ha dichiarato in pubblico l’interesse per Alitalia, mostrando
che ci vorrà probabilmente ancora qualche mese per chiudere l’operazione: «Stiamo considerando di investire nella ricapitalizzazione
di Alitalia. Credo che l’operazione potrà concludersi entro pochi mesi con un successo».
© Riproduzione riservata