La candidatura Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali 2026 alla prova sul campo: anzi, direttamente in pista. Lunedì primo aprile è arrivata a Venezia la commissione di valutazione del Cio, il Comitato olimpico internazionale, che nei prossimi giorni visiterà le località interessate a partire da Cortina, nella giornata del 2 aprile. Già di prima mattina una svolta importante: l’annuncio del sostegno del Governo. «Tra oggi e domani - spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti - firmiamo l’accordo con gli enti locali per quanto riguarda gli aspetti finanziari. La lettera formale da inviare al Cio a firma del premier Giuseppe Conte - ha aggiunto - dovrebbe essere pronta entro venerdì e riguarderà l’impegno a finanziare quelle opere necessarie, anche sul fronte dell’accessibilità ai disabili, sia nello sport che nelle infrastrutture destinate a durare anche a Giochi conclusi».
Il presidente del Coni Giovanni Malagò è ottimista: «Siamo fieri ed orgogliosi di questo progetto e sono fiducioso del suo sviluppo e della strada che ci porterà il 24 giugno a Losanna per la scelta definitiva della sede. Un’avvenuta iniziata tanto tempo fa si è tradotta nella nascita di un bel progetto tra Milano e Cortina, tra la Lombardia e il Veneto». Un gioco di squadra, «preparato con cura: abbiamo studiato, preparato un bel dossier, siamo pronti a rispondere a ogni domanda o perplessità - spiega il governatore del Veneto Luca Zaia - Ci crediamo in fondo e corriamo per vincere».
Il tutto nel segno di Agenda 2020 e delle nuove regole per l’organizzazione, che prevedono - ricorda Octavian Morariu, presidente della Commissione di valutazione - Olimpiadi a misura delle città e delle comunità che li ospitano». Nessuno spreco, riutilizzo di strutture esistenti dove possibile, e nuove costruzioni pensate per lasciare in eredità ai territori qualcosa di utilizzabile oltre la fine dell’evento. Così, dopo i Giochi, il villaggio olimpico di Porta Romana a Milano diventerà un campus residenziale per studenti. E per la storica pista di bob di Cortina, in esercizio dal 1956 al 2010, è pronto un piano di sostenibilità che comprende anche altri sport. Proprio le Olimpiadi del 1956 «avevano dato notorietà internazionale a Cortina - ricorda il sindaco Giampietro Ghedina - e oggi lo sport è fondamentale anche far vivere una montagna dove non è sempre facile restare e lavorare. Il lavoro fatto per i Mondiali di sci 2021 ci avvantaggia: ad esempio si sta già procedendo a cablare il centro e le piste».
Il dossier prevede una cerimonia finale a San Siro, e poco importa se sarà uno stadio nuovo, restaurato e costruito a fianco
del vecchio: «Potenzialmente
quelle di Milano-Cortina potrebbero essere le prime Olimpiadi che si aprono in un nuovo e modernissimo stadio a Milano, per
chiudersi nel più antico, in Arena a Verona», auspica Malagò.
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