Tecnologie InnovazioneUberX contro tutti, anche l'Australia sceglie la linea dura
UberX contro tutti, anche l'Australia sceglie la linea dura
di Giuditta Mosca | 13 maggio 2014
UberX, il noleggio di automobili "low-cost" di Uber, non è gradito alle autorità australiane. Nella sola città di Melbourne circa cinquanta autisti affiliati al programma si sono visti comminare un'ammenda pari a 1.700 dollari per quella che sembra essere una risposta imperativa e severa al servizio di noleggio di auto di bassa gamma (con conducente) che è partito in sordina il 28 aprile scorso e che le autorità intendono reprimere perché non rientra in nessuna delle leggi che regolamentano il trasporto pubblico.
Non occorre però andare dall'altra parte dell'Oceano per trovare reazioni simili: a Bruxelles il servizio è stato vietato e le forze dell'ordine sono pronte a sanzionare gli abusi con multe da 10mila euro; un ulteriore macigno sulle trattative che Uber Belgio ha avviato con le autorità lo scorso autunno e che sono presto naufragate.
In Italia il servizio non è ancora attivo, nonostante sia pubblicizzato sul sito web di Uber. Negli USA, invece, sono una dozzina le città in cui UberX è ormai entrato in netta collisione sia con i taxi, in rapporto ai quali costa in media il 26% in meno, sia con gli autisti del servizio Uber classico che hanno registrato una diminuzione delle entrate.