Tecnologie InnovazioneUber conquista Londra: il servizio è legale (per tutta l'estate, finora)
Uber conquista Londra: il servizio è legale (per tutta l'estate, finora)
di Giuditta Mosca | 4 luglio 2014
Il Big Ben ha detto stop. Per l'azienda del trasporto pubblico londinese Uber si muove all'interno delle regole e può continuare la propria attività. Al contrario di quanto sostenuto dai tassisti, le applicazioni per dispositivi mobili non sono comparabili a tassametri e quindi non c'è bisogno di particolari licenze per poterne fare uso.
Autorete dei tassisti
L'azienda comunale dei trasporti, Transport for London, ha chiesto alla High Court of Justice di avallare la decisione. Questa potrà però pronunciarsi solo tra qualche mese perché prima deve chinarsi sulle cause che i sindacati dei tassisti hanno intentato contro alcuni conducenti Uber. Fino a quel momento e, in assenza di colpi di scena, Uber a Londra è legalmente al servizio di chi vorrà utilizzarlo. Lo sciopero dello scorso 11 giugno, organizzato in contemporanea in diverse città per protestare contro Uber, ha fatto incrociare le braccia a 12mila tassisti londinesi, misura esecrata dalle autorità all'epoca e del tutto fuori luogo con il senno di poi.
Le parole di Uber
"Oggi hanno vinto il buon senso, la tecnologia, l'innovazione ma soprattutto ha vinto Londra – è il comunicato rilasciato dalle alte sfere di Uber UK – un'ottima notizia per noi, per i londinesi e per Londra, città piena di innovazione che cambia il modo in cui le persone pensano, vivono e interagiscono con il mondo". L'azienda californiana ha mostrato una duttilità superiore a quella dei tassisti londinesi, permettendo a questi – con il servizio UberTaxi – di essere chiamati tramite l'applicazione offerta da Uber e di mantenere la piena autonomia in materia di tariffe.