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Uber, lascia l’artefice della crescita boom. È il morbo del…

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dopo l’addio di Pichette a Google

Uber, lascia l’artefice della crescita boom. È il morbo del Cfo scoppiato?

Dev’essere un morbo che si aggira per Silicon Valley, quello dei direttori finanziari scoppiati. O, se la si vuole vedere da altre prospettive, rinsaviti. A meno che, più inclini a un certo cinismo, non si sospetti che sotto sotto ci sia qualche altro motivo e che magari ne sapremo di più solo fra qualche tempo. Ma allo stato attuale tant’è: gente che, dopo anni di lavoro a ritmi folli in ambienti ipercompetitivi, realizza di sedere su una ricchezza spropositata e decide di «dedicare più tempo alla famiglia», formula di rito. Ritirarsi a vita privata. Magari concedersi lunghi viaggi o nuovi progetti. Il tutto dopo essere stati protagonisti in un mondo, quello dell’hi-tech, che sta cambiando il nostro stile di vita, e per certi versi anche il lavoro dipendente, a velocità impensabile fino a qualche tempo fa, forse innaturale per degli esseri umani.

Loro, ormai multimilionari, possono fermarsi e scendere.

E così non ci eravamo ancora abituati all’idea - si fa per dire - che lasciasse uno dei più potenti in assoluto, il 52enne Patrick Pichette di Google, che un altro fuoriclasse del settore ha deciso di ascoltare il richiamo del focolare. È il direttore finanziario di Uber, Brent Callinicos, anche lui cinquantenne.

Dopo essere stato sempre e comunque al top, lavorando per 15 anni in Microsoft e poi per 6 in Google, nel 2013 era entrato nella più aggressiva startup della storia, la società californiana di ridesharing (modo “cool” per dire “servizio taxi online che vuole spazzare via i taxi”) fondata da Travis Kalanick. Con Uber Callinicos ha raggiunto risultati spettacolari e senza precedenti per una startup: è riuscito a trovare finanziamenti per 5 miliardi di dollari, spingendo la valutazione dell’azienda da 3,5 miliardi agli attuali 41.

Uber ha potuto sostenere così un processo di espansione finora irresistibile: oggi l’app attraverso cui è possibile prenotare da dovunque un passaggio con autista senza doversi affannare nella ricerca di un radiotaxi, funziona - nonostante le numerose controversie legali - in oltre 200 città e in 53 Paesi in tutto il mondo.

Callinicos resterà in Uber come consulente nel corso della transizione, periodo nel quale sarà Gautam Gupta, ex Goldman Sachs, a prendere l'interim. Adesso la società di San Francisco ha nuovi ambiziosi traguardi in vista: da una parte la possibile quotazione in borsa, dall'altra la partnership con Byd (Build Your Dream), produttore cinese di auto elettriche.

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