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Bermuda, il Tropico a 2 ore da New York

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Bermuda, il Tropico a 2 ore da New York

La spiaggia di Horseshoe Bay
La spiaggia di Horseshoe Bay

Le Isole del Diavolo. I marinai chiamavano così Bermuda ai tempi della loro scoperta, avvenuta nel 1503. Il motivo di questo soprannome erano i numerosi naufragi di cui erano vittime le imbarcazioni perché andavano a urtare contro la barriera corallina che circonda l'arcipelago. In realtà, col Diavolo queste isolette hanno poco a che fare; al contrario, sono di una bellezza da togliere il fiato. Le spiagge sono distese di sabbia che vira dal rosa al malva, per via dei frammenti di coralli che si mescolano all'arenile. L'acqua è un confondersi trasparente di gradazioni di azzurro, turchese e blu cobalto. Il verde intenso della vegetazione tropicale è ravvivato dal rosso degli ibiscus, dal fucsia degli oleandri, dal bianco del frangipani. Meta di un turismo d'élite poco chiassoso – sono molto frequentate dall'upper class statunitense anche per la presenza di numerosi campi da golf -, in queste isolette il fascino del periodo coloniale sopravvive ancora per le strade, con le tipiche case dai colori pastello e dai tetti candidi, e nelle abitudini tipicamente british, come il tè delle cinque. Ma basta allontanarsi di una manciata di chilometri per trovarsi immersi in una natura ancora intatta. Ecco perché è così facile esserne stregati.

A UN PAIO D'ORE DA NEW YORK
Formate da circa 180 isolette e piccoli scogli (le 7 più grandi sono collegate tra loro da ponti che la rendono un'unica isola lunga circa 33 km), le Bermuda si trovano nel nord dell'Oceano Atlantico, a meno di un paio d'ore di volo da New York e Boston: per questo possono essere non solo una destinazione di viaggio in sé, ma anche il prolungamento di un soggiorno negli Stati Uniti. Perfetta per una fuga romantica in due o per una luna di miele, o per una tappa in una crociera con partenza dagli States, Bermuda è una meta raggiungibile, magari approfittando di qualche offerta (si possono trovare sul sito bermudatourism.it), sia nel periodo estivo, sia fuori stagione.

La prima cosa da fare per godersi appieno questo luogo è spegnere il cellulare e dimenticare la fretta: i ritmi di Bermuda sono rilassati. La seconda è affittare uno scooter per muoversi agevolmente: agli stranieri è vietato guidare le auto – e infatti non esistono auto a noleggio – e la guida è, come nel Regno Unito, a sinistra. Poi è sufficiente percorrere la South Road, una delle arterie principali di Bermuda, per incontrare, una dopo l'altra, alcune tra le spiagge più belle. Elbow Beach, Coral Beach, Surf Side Beach: un susseguirsi di calette e distese di sabbia rosata, tutte collegate tra loro da piccoli sentieri che si immergono nella vegetazione per poi sbucare di fronte al mare. Chi ama le piccole insenature può fermarsi alla Jobson's Cove, una piccola piscina naturale incorniciata da rocce calcaree; chi preferisce spazi più ampi sceglierà la Warwick Long Bay, ideale per lunghe camminate. Horseshoe Bay è molto amata dagli abitanti del posto ed è bene attrezzata, il che la rende adatta anche a chi si sposta con i bambini; Church Bay è, invece, uno dei posti migliori per fare snorkeling, insieme a Tobacco Bay, che si trova nella parte nord di Bermuda, vicino a St. George's; West Whale Bay è una piccola spiaggia ai piedi di un parco pubblico, sovrastata dai resti di una fortificazione del Settecento. Proprio il grande numero di fortini è una caratteristica particolare di Bermuda: territorio strategico, soprattutto durante le guerre, nel mezzo dell'Oceano, a breve distanza dagli Stati Uniti e non lontano dai Caraibi, è stato sempre presidiato dagli inglesi per la sua posizione importante. Ecco il perché di questi resti.

AI PUNTI ESTREMI DELL'ISOLA
Accanto a paesaggi di indiscutibile bellezza, Bermuda offre strutture esclusive, in grado di soddisfare anche i visitatori più esigenti. Nella parte più a est, a meno di 15 minuti dall'aeroporto, il Tucker's Point Hotel & Spa è un resort raffinato, costruito nello stile tipico del luogo: edifici non troppo alti (il piano regolatore è molto rigido e non consente di superare i cinque piani), con i caratteristici tetti bianchi spioventi e gli interni in stile coloniale. La spa del Tucker's Point propone trattamenti per viso e corpo: da provare, lo scrub al miele e zucchero di canna che regala una pelle di seta, seguito da una doccia tonificante con getti d'acqua regolati a diversa pressione e temperatura, per concludere con un massaggio svedese, rilassante e distensivo grazie anche agli aromi del balsamo usato per ungere il corpo. Merita una citazione a parte la spiaggia privata del resort: una lunga distesa di sabbia rosa, mai affollata, dove l'unico rumore che si sente è quello delle onde del mare.

Dalla parte opposta di Bermuda, invece, si trova il Cambridge Beaches, che occupa una piccola penisola privata sulla costa ovest. Le camere e le suite si trovano all'interno di piccoli cottage rosa con i tetti e gli infissi candidi, circondati da prati all'inglese, palme e cespugli di ibiscus. Cinque sono le spiagge private a disposizione degli ospiti: la più lunga è Long Bay Beach, con la sabbia chiarissima e l'acqua trasparente che resta bassa anche a decine di metri di distanza dalla riva, come fosse una piscina; ma la più romantica è senza dubbio Turtle Cove, una piccola insenatura dove, di sera, gli innamorati possono cenare alla luce di torce e candele. Il resort dispone di una spa e di alcune suite con piscina interna privata, per chi cerca il massimo della privacy, ma la cosa davvero impagabile è la vista sull'oceano che si gode dalle terrazze di alcune stanze: da sola vale più di mille piscine.

LA GIBILTERRA OCCIDENTALE
Il fascino di Bermuda non sta solo nelle sue spiagge coralline, ma anche nella sua storia. Basta una passeggiata al Royal Naval Dockyard per rendersene conto. Questo porto fu scelto dagli inglesi per farne la loro "Gibilterra occidentale" quando, dopo la guerra di indipendenza americana, non poterono più servirsi dei porti delle ex colonie. Così la nuova struttura divenne un cantiere navale e, allo stesso tempo, lo scalo per il rifornimento delle navi tra la Nova Scotia e le Indie Occidentali e, successivamente, durenate le due Guerre mondiali, fu usato come base militare. Oggi il forte ospita il Bermuda Maritime Museum e tutta l'area del porto è ricca di pub e negozietti d'artigianato.

La capitale, Hamilton, è sede del Parlamento, che si trova alla Session House dove chi lo desidera può assistere alle sedute. Se si vuole godere una splendida vista sul porto, basta andare a Fort Hamilton. Ma il primo insediamento permanente sull'isola fu St. George's Town, capitale di Bermuda fino al 1815, nonché il più antico centro abitato inglese delle Americhe (fu fondata nel 1612). Molti degli edifici storici della città furono costruiti tra il XVII e il XIX secolo e oggi sono utilizzati come abitazioni, ristoranti, bar e negozi. King's Square è il centro della città, con il palazzo comunale (Town Hall, costruito nel 1782) che si affaccia sul ceppo e sulla gogna dove venivano puniti pubblicamente coloro che violavano le leggi; poco distante da qui si può vedere ancora il "docking stool", lo sgabello assicurato all'estremità di un palo, su cui venivano legati e immersi nell'acqua del porto i pettegoli e coloro che avevano commesso reati di piccola entità. Molto suggestiva è la Unfinished Church, a nord della città, una chiesa non terminata che somiglia allo scheletro di una cattedrale gotica: nelle intenzioni, sarebbe dovuta essere la riproduzione di St. Peter, ma in realtà non fu mai finita. Oggi St. George's è Patrimonio dell'umanità dell'Unesco: la sua bellezza sta tutta negli angoli segreti tra un giardino e l'altro, nelle sue vie strette, nelle case color pastello su cui si arrampicano piante dai fiori coloratissimi.

A BERMUDA NON DIMENTICATE DI…
La nostra guida è stata perentoria. Ci sono alcune cose che bisogna fare a Bermuda prima di salire sull'aereo per il ritorno. La prima è bere un "Dark and Stormy", il tipico cocktail fatto con un quarto di rum scuro e tre quarti di ginger beer, una bevanda frizzante a base di zenzero che, a dispetto del nome, non ha nulla a che fare con la birra. La seconda, assaggiare un "Rum Swizzle", un altro cocktail del posto, a base di rum scuro, succo di lime, ananas e arancia, con un'aggiunta di Falernum, uno sciroppo dolce. Meglio – per entrambi – se seduti di fronte all'oceano. Terzo: comprare una torta al rum, specialità del posto, in una delle tante varianti. Quarto: fare una passeggiata nella riserva naturale di Cooper's Island, vicino al faro di St. David Island. Un tempo usata come base militare (era proprietà dell'Esercito USA), è stata aperta al pubblico solo dal 1995, dopo che la Marina Militare americana aveva rinunciato all'isola. Oggi è un luogo poco frequentato dai turisti e conosciuto dalla gente del luogo, con un fascino selvaggio tutto suo. Si trova a breve distanza dall'aeroporto ed è possibile fare una tappa qui anche sulla via del ritorno. Ma, dopo, salire su un aereo sarà ancora più difficile.

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