Senza la presenza degli studenti Münster sarebbe solo un'elegante città di provincia conservatrice e religiosissima, ma con i suoi 50mila universitari la città della Westafalia diventa cosmopolita e internazionale. Ogni sera sulle strade del centro storico, con la luce soffusa che piove dai pochi lampioni e illumina scorci medievali, si rincorrono voci e risate di gruppi di ragazzi che fanno il giro dei locali. Tra loro qualche viso esotico e accenti lontani.
LA CITTÀ VISTA DAGLI UNIVERSITARI
La popolazione del campus universitario, poliglotta e multietnica, rappresenta quasi un quinto dei 280 mila abitanti di Münster. Una città nella città che si è insediata in questo antico e cattolicissimo comune delle Westfalia, cambiandone il volto. «Gli studenti arrivano da quasi ogni parte del mondo, compresi Giappone, Cina, India, Stati Uniti e Colombia», scrive su un sito internet Manuela, studentessa italiana in trasferta per l'Erasmus in questa cittadina vicinissima al confine olandese.
Münster, con le sue otto università, è uno dei centri di studio più importanti della Germania. Qui negli anni 60 insegnò teologia anche il futuro papa Benedetto XVI. «A Münster», continua Manuela, «gli studenti hanno vita facile: trovano alloggio in uno dei tanti studentati, si ristorano presso le mense collocate in zone diverse e usufruiscono gratuitamente dei bus urbani e dei treni della regione».
PERCHÉ DUE RUOTE SONO MEGLIO DI QUATTRO
I cittadini di Münster preferiscono la bicicletta ai mezzi pubblici e i ciclisti sono i padroni delle strade.
«Ormai in centro è diventato impossibile trovare parcheggio per le biciclette», si lamentano gli abitanti. Che, per risolvere il problema, si sono inventati una nuova professione: gli addetti a riordinare le biciclette nelle rastrelliere. Sono stipendiati dal comune e li si incrocia nelle vie principali. Sembrano pensionati in divisa ma fanno un lavoro prezioso: recuperano spazio per le 100 mila leeze (così si chiamano le due ruote nel dialetto locale) che ogni giorno invadono la città. La bici è quindi il modo ideale per scoprire la città e vivere un po' da münsterano; anche i turisti possono noleggiarne una per pochi euro in diversi punti della città.
PAZZI PER LA BIRRA, MEGLIO SE BIOLOGICA
In Westfalia, così come in tutta la Germania, la vita notturna inizia piuttosto presto e alle 19 le birrerie sono già tutte piene. La scelta è enorme: a Münster si contano più di 900 ristoranti, osterie e pub. Una delle vie più animate è Kreuzstrasse, vicino a Domplatz, la piazza del duomo, zona molto frequenta dagli studenti. Si tratta di una via lastricata, su cui si affacciano decine di locali e birrerie, letteralmente presa d'assalto dagli universitari nel finesettimana. Vera istituzione della Kreuzstrasse è il Pinkus Müller: un'antica birreria che produce birra da coltivazioni biologiche di malto, orzo e luppolo. Qui l'atmosfera è rilassata e conviviale. Tavolate in legno e pentole di rame esposte alle pareti accolgono la clientela più varia. Coppie di ogni età, famiglie e gruppi di amici ordinano piatti tradizionali accompagnandoli a boccali di una delle sedici birre previste dal menu.
PANE E SALSICCIA, SHOPPING GASTRONOMICO IN PIAZZA DEL DUOMO
Per chi vuole fare compere e ha a disposizione un buon budget ci sono i negozi di Prinzipalmarkt, la strada su cui si affaccia il Rathaus (il municipio dove nel 1648 venne firmata la pace di Westfalia, che mise fine alla guerra dei Trent'Anni) e la chiesa di San Lamberto, dalla cui torre ancora pendono le tre gabbie, dove furono chiusi i cadaveri dei religiosi anabattisti giustiziati nel ‘500.
Qui, sotto i portici degli antichi palazzi a cuspide dei mercanti, si trovano tutti i più importanti marchi della moda.
Ma i münsterani amano soprattutto i mercati all'aperto, luogo ideale per assaggiare i prodotti tipici della zona. Il più importante è quello che ogni mercoledì e sabato anima Piazza del duomo. Tedeschi e turisti si ammassano attorno alle bancarelle dove si trova di tutto: dai diversi tipi di prosciutto e salame ai würstel da cuocere o da spalmare sul pane. Naturalmente il mercato è il regno delle salsicce, quasi un piatto nazionale in Germania. Di maiale, di vitello, speziate e affumicate, ce ne sono davvero per tutti i gusti. Per quanto riguarda i formaggi, invece, si può approfittare della vicinanza con l'Olanda e assaggiare specialità come il Leiden e il Gouda. Imperdibile poi il pane tedesco, da sbocconcellare mentre si passeggia tra un banco e l'altro. Ne esistono oltre 200 tipi, di ogni forma, colore e consistenza. Ottimo quello ai cereali e con l'uvetta.
UN ORIGINALE MUSEO A CIELO APERTO
Di ritorno dal mercato si può proseguire l'esplorazione della città a piedi. Camminando lungo la Promenade – il viale ciclabile bordato di tigli che abbraccia il centro storico come un anello – può capitare di imbattersi in una scultura di un uomo vestito di carta di giornale. O di scorgere, magari mentre ci si riposa seduti su una panchina, due ciliegie giganti su un piedistallo. Sono le sculture e le istallazioni delle passate edizioni dello Skulptur Projekte, una manifestazione che ogni dieci anni, dal 1977, richiama artisti da tutto mondo, che espongono le loro opere in punti diversi della città. Ormai le opere disseminate nei vari quartieri sono una sessantina, tutte perfettamente integrate con il paesaggio. Quindi aprite bene gli occhi, a Münster ogni angolo può riservare una sorpresa.
Aggiornato il 28 novembre 2012
Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi
Münster, weekend a Erasmus City: tutte le informazioni
Noi, i ragazzi dello shop di Berlino
True cost, 5 stelle a piccolo budget
© Riproduzione riservata