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Com'è frizzante l'arte in Franciacorta

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Com'è frizzante l'arte in Franciacorta

Erbusco tra i vigneti (© Foto Brescia in Vetrina)
Erbusco tra i vigneti (© Foto Brescia in Vetrina)

«Soffermarsi sul particolare è da persone attente, che non si lasciano omologare dal sistema». Questa è la filosofia di Luca Archetti, che nel 1997 ha preso in mano l'azienda agricola del padre Augusto, a Borgonato di Corte Franca. Cura personalmente i sei ettari di vigneti per una produzione di 30 mila bottiglie, numeri che da queste parti sono quasi uno scherzo, ma che danno l'idea della passione per il vino. Nella terra delle bollicine, Luca ha scelto di privilegiare soprattutto i rossi, per l'esposizione dei vigneti e la composizione minerale del terreno. E nelle sue degustazioni non vi parlerà mai di aromi fruttati o sensazioni al palato, ma di faticosa passione e di tradizione.

IN GIRO PER CANTINE, PICCOLE E GRANDI
Un motivo per conoscere una Franciacorta "minore", diversa da quella del mito dei grandi nomi come Bellavista, Berlucchi, Ca' del Bosco. Un itinerario che tocca le cantine più piccole, come la Tenuta Ambrosini, nel cuore dell'anfiteatro morenico, a Cazzago San Martino. Proprio qui Lorenzo Ambrosini iniziò nel 1925 la coltivazione di alcuni filari da cui produceva un vino schietto. Oggi la storia continua. Al centro dei vigneti si trova la cantina che scende sotto la cascina lasciata volutamente con la facciata bianca delle antiche architetture rurali. Vi si possono degustare i Franciacorta Millesimato Docg e Franciacorta Satèn Docg, con uve chardonnay al cento per cento: perfetti per aperitivi, antipasti, piatti di mare, affettati e carni bianche. Ma questo fertile territorio, che produce ogni anno quasi dieci milioni di bottiglie, riserva belle sorprese anche ai viaggiatori alla ricerca di natura e spiritualità. Non distante dalla tenuta Ambrosini si può raggiungere il monastero di San Pietro in Lamosa, edificio romanico sopra le Torbiere del Sebino, una riserva con specchi d'acqua, lagune torbose e canneti tipici della palude, che offrono tramonti indimenticabili.

ITINERARI ENOCULTURALI, TRA CONCERTI E MOSTRE D'ARTE
La cultura trova invece spazio all'interno di tenute vinicole come La Montina. Nel suo salone Curtefranca ospita concerti ed esposizioni temporanee, mentre il museo interno è un omaggio alle opere di Remo Bianco, artista del Novecento che ha lavorato accanto a maestri come de Pisis, Fontana e Pollock. Alla fine del tour si possono degustare rossi, bianchi e il Franciacorta Brut, il biglietto da visita dell'azienda. L'itinerario enoculturale può fare tappa anche all'azienda Ricci Curbastro, nel cui spazio si trovano oltre 3mila oggetti, utensili e attrezzi vinicoli un tempousati in campagna. Il frutto di una grande ricerca che include anche una biblioteca con mille volumi sulla storia dell'agricoltura e delle tradizioni locali.

VINO AL FEMMINILE
Molte delle realtà della zona sono guidate da donne che hanno preso in mano le redini delle aziende ereditando, come sostiene Maddalena Bersi Serlini, vicepresidente del Consorzio tutela Franciacorta e delegato per la Lombardia dell'Associazione nazionale "Le donne del vino", «sapienza e capacità manageriale della propria famiglia». La si può incontrare, nelle sue cantine sotterranee Bersi Serlini, a Provaglio d'Iseo, che racconta, con uno charme tutto al femminile, le fasi della lavorazione, vendemmia, pigiatura, cuvée, tiraggio, presa di spuma, remuage, sboccatura e confezione. Infine, merita una degustazione visiva l'altro prodotto artistico, e non alcolico, della zona. È il Parco delle Sculture di Franciacorta. Un vero e proprio museo all'aperto con installazioni di artisti internazionali collocate all'interno di 61mila ettari di verde(ogni prima domenica del mese su prenotazione, tel. 030.7760550).

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