Un clown misterioso e una farfalla che libera tre bambole dalle grinfie di un malvagio stregone, i griot, poeti-cantastorie dell'Africa Occidentale, e i cantanti Presi per Caso. Eccoli i protagonisti dell'Edge Festival di Milano, manifestazione teatrale di confine, dove la musica e la danza diventano la via d'uscita dalla marginalità. «Un teatro che attraverso l'arte possa formare le persone e soprattutto educare i cittadini ad accettare la diversità», spiega Donatella Massimilla, direttore artistico della manifestazione, che si terrà nel capoluogo lombardo il 7, 20 e 21 novembre.
Una sfida ambiziosa, coordinata dal CETEC (Centro Europeo Teatro e Carcere) e partita da San Vittore vent'anni fa con il laboratorio teatrale La Nave dei Folli. Questa volta però il progetto artistico non resta dietro le sbarre, ma viene proposto a un pubblico più ampio. «Grazie a Edge Festival l'arte esce fuori dai confini per entrare nella cultura di una città, Milano, e di una regione, la Lombardia, che è rimasta molto sensibile al tema della reclusione e della diversità», continua Massimilla. Che precisa: «Sono argomenti difficili, forti, che affrontiamo attraverso spettacoli di alta qualità e una delicatezza nata dal coinvolgimento emotivo di attori-autori, che rende possibile la comunicazione della diversità, andando aldilà dei confini delle disabilità e delle differenze di razza e religione».
È proprio Immaginazione contro Emarginazione il titolo del meeting di apertura della maratona artistica di domenica 7 novembre alle 16.30 all'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare (Via Ollearo 5 a Milano), che proseguirà con Movable Barres concert:: parole e musica dal carcere, in cui attori ex detenuti interpreteranno insieme poesie e canzoni di autori reclusi e non, frutto di un intenso lavoro sull'identità personale. «Tutte le persone che vengono coinvolte nei progetti dell'Edge Festival partecipano ai nostri laboratori per scelta. Sentono che viene data loro la possibilità di conoscersi e soprattutto di valorizzare loro stessi attraverso il confronto con gli altri, in un travaso continuo di capacità ed emozioni».
L'appuntamento con la drammaturgia è alle 21, con lo spettacolo No Kissing, nato dalla collaborazione tra Michael Diamond, attore, autore teatrale e musicista con un passato da detenuto nel carcere di Belfast, e l'attrice inglese Sally Elsbury, con alcuni attori italiani, come Antonio Rosti. Un percorso teatrale che ruota intorno a una storia cruda, ma anche molto attuale: quella poetica e surreale dell'incontro tra una prostituta bambina e un cliente distrutto da un lutto che vuole solo essere baciato, che si trasforma in speranza di cambiamento per la protagonista, ma anche per molte altre donne che si trovano in questa situazione di confine. La serata si concluderà con la musica dei Presi per Caso, graffianti e ironici cantanti e attori ex detenuti di Rebibbia, che si esibiranno per la prima volta a Milano nel recital Jail Antology.
Più incentrato sulla multiculturalità il weekend del 20 e 21 novembre al Teatro Elfo Puccini. Sul palco della Sala Fassbinder saliranno i musicisti e poeti senza tetto della Stazione Centrale della Bar Boon Band. Da non perdere, alle 21.30, lo spettacolo di Ahmed Fofana e Metis Mandingue, che accompagneranno il pubblico nel cuore dell'Africa, tra storie e leggende del Mali e della Costa d'Avorio. Domenica pomeriggio invece è la volta de La congiura dei Giocattoli: un'antica favola popolare greca che parla di rivolta e libertà, raccontata dagli artisti dell'Edge Network insieme agli ospiti dell'Anatoli Polygyros, centro diurno di Salonicco, dove la regista greca Tania Kitsou, ha creato un laboratorio teatrale.
Nei luoghi del festival sarà allestita anche una mostra fotografica, con gli scatti di cinque fotografi della pluripremiata agenzia Contrasto realizzati in cinque istituti penitenziari italiani. "Che ci faccio qui. I bambini nelle carceri italiane" parla del dramma delle madri recluse con i figli attraverso immagini simboliche e di grande impatto. «Chi sta fuori (dal carcere, ndr) si fa un'idea sui detenuti e forse anche un'idea sul bene e sul male, invece vivendo con loro (e nel teatro durante le prove si vive praticamente insieme) capisci che ogni persona ha una storia alle spalle e che il bene e il male sono sia dentro e fuori dal carcere».
INFORMAZIONI
Edge Festival. 7, 20 e 21 novembre, Milano. Ingresso libero per la prima serata all'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare (Via Ollearo 5). Si consiglia la prenotazione ai numeri 02.45409693 oppure 338.9350680. Teatro Elfo Puccini (corso Buenos Aires, 33) Biglietti: intero/ridotto (per studenti fino a 26 anni, gruppi, disabili e over 60) 15/10 euro, valido per i due spettacoli della serata. Per il weekend del 20 e 21 novembre è possibile acquistare un biglietto cumulativo al costo di 20 euro. Per informazioni e prenotazioni: tel. 02.00660606, biglietteria@elfo.org.
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