Le buone idee, come i viaggiatori, attraversano le montagne. Così ha valicato i Pirenei e ha attecchito anche in Francia il principio che sta alla base della pousada portoghese e dei parador spagnoli: riconvertire castelli, palazzi antichi e monasteri in alberghi, mantenendo intatto il fascino della loro tradizione secolare. Sparsi in tutto il territorio francese si possono trovare hotel di lusso allestiti in edifici storici e prestigiosi, alcuni dei quali sono stati dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, come la fortezza Fort de Sedan, il convento Couvent Royal de Saint-Maximin e le abbazie Abbaye-École di Sorèze o di Fontevraud.
Una partnership tra pubblico, che affitta le mura, e privato, in questo caso France Patrimoine, una rete che gestisce tutti i servizi e le attività di queste strutture, garantendo il rispetto dei vincoli delle belle arti e la tutela delle strutture storiche. Monumenti che appartengono allo Stato, al Comune, alle collettività territoriali, vengono così messi a disposizione dei viaggiatori del XXI secolo che, da nord a sud, da est a ovest della Francia, attraversano regioni cariche di fascino e possono dormire negli stessi luoghi dei cavalieri medievali e dei principi del passato. Senza spendere una fortuna.
CAMERA CON VISTA SUI BASTIONI
Trascorrere una notte all'interno della fortezza di Sedan è un viaggio nel Medioevo e nel passato guerriero di questo ex principato delle Ardenne, lungo il fiume Mosa. Mentre le mura risuonano ancora dei rumori delle battaglie, il palato può viaggiare alla scoperta di insaccati, paté in crosta, tête de veau (testina di vitello), succulenti piatti a base di cinghiale (come quello in salsa di cioccolato), il boudin blanc, una speciale salsiccia bianca che la leggenda vuole essere stata inventata da un moschettiere del re, venuto a riposare le ossa in questa regione del Nord della Francia.
Prima di continuare il viaggio lungo la valle della Mosa, una sosta a Charleville-Mézières (17 km circa da Sedan) permetterà di visitare la città natale del poeta Arthur Rimbaud. Sui passi della route Rimbaud-Verlaine si possono vivere pezzi di vita e storia dei due poeti amanti: dai caffè che frequentavano, al Musée Rimbaud, alla casa abitata dal poeta maledetto e dalla sua famiglia, fino alla sua ultima dimora.
TRA I CHIOSTRI DELLA PROVENCE VERTE
Si chiama Provence Verte (verde), nel Sud Est della Francia. Alle tinte dei suoi prati e dei suoi fiumi fanno eco gli sgargianti colori di melanzane, peperoni e zucchine, i principali ingredienti del più famoso piatto regionale, arricchito dalle aromatiche piante mediterranee: la ratatouille. Qui, nel borgo di Sainte Baume, nel centro del Var - all'incrocio tra il Mediterraeno, le gole di Verdon e la Costa Azzurra - il convento benedettino Couvent Royal Saint-Maximin accoglie i visitatori tra le alte volte e i porticati ombreggiati, in camere sistemate nel cuore del chiostro. Dopo aver girovagato tra i colorati mercatini di prodotti tipici, il ritorno in albergo è un tuffo nel savoir-vivre provençal ai tempi del re Carlo II D'Angiò, che iniziò la costruzione del convento per ospitare, a quanto si dice, le reliquie di Maria Maddalena.
Alle fonti dei Canali del Midi, nella regione Midi-Pirenei, è situata l'Abbaye-École di Sorèze. Prima abbazia benedettina (754), trasformata poi in scuola militare da Luigi XVI (XVII secolo), l'ex scuola ospita un museo che raccoglie 12 secoli di storia. È sede, inoltre, in luglio di un famoso Festival musicale Musique des Lumières. Le camere dell'hotel, sistemate nelle antiche celle dei monaci benedettini, danno sul parco, il chiostro e la maestosa corte des Rouges.
A SORÈZE PER UNA BOTTIGLIA DI BORDEAUX
Nel cuore del triangolo Tolosa-Albi-Carcassonne, Sorèze può essere il punto di partenza per visitare la città rosa, patria dei trovatori medievali, l'immensa cattedrale di Albi, la fortezza medievale di Carcassonne e i castelli catari vicini. È l'occasione, inoltre, per scoprire la ricca cucina del sud-ovest, a base di: cassoulet (piatto con salsicce, lardo, fagioli e anatra), foie gras, agnello in crosta, anatra confit. Gli immancabili formaggi roquefort e cantal sono qui accompagnati da una buona bottiglia di Sauternes o un invecchiato Bordeaux. Al rientro, nell'abbazia/scuola, il total relax è garantito ai bordi della piscina, integrata nelle scuderie, disegnata dall'archistar Joseph Gooding.
NORD-EST, ALLE PORTE DELLA VALLE DELLA LOIRA
Considerata come una delle più grandi città monastiche d'Europa, l'Abbaye Royale de Fontevraud colpisce per le sue dimensioni e la varietà architettonica: si tratta infatti di una delle abbazie medievali meglio conservate. I visitatori arrivano da tutto il mondo per ammirare i sepolcri dei tre sovrani della dinastia plantageneta: Enrico II, Riccardo Cuor di Leone, Eleonora D'Aquitania. L'immenso complesso conventuale (1101 d.C.), all'interno del quale si trova l'hotel, è immerso in un parco di 14 ettari nella Valle della Loira. Per gli amanti dei castelli, la regione racchiude dei gioielli come la fortezza del XV secolo a Saumur; il castello di Montsoreau, famoso per il romanzo di Alexandre Dumas La dama di Montsoreau, o quello di Brézé, l'unico della valle che permette una visita dei sotterranei. Tra una visita e l'altra, un buon pretesto per un intervallo può essere la degustazione dei deliziosi vini bianchi e rossi di Saumur (denominazione Valle della Loira).
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