Un paio di vetrine al numero 3 di carrer del Notariat si aprono su un vecchio magazzino restaurato. È qui, in una stradina al confine nord del Raval, che c'è l'unica galleria dedicata esclusivamente ai designer barcellonesi, Il-lacions. «È strano, ma prima che aprissimo – meno di un anno fa – a Barcellona, una delle capitali internazionali del design, non esisteva uno spazio dove i giovani designer locali potessero esporre le loro opere» racconta Xavier Franquesa, uno dei fondatori. «Così abbiamo deciso di creare un atelier-negozio dove allestire mostre temporanee: una vetrina per sette artisti che cambiano ogni sei settimane. Tutti di Barcellona, molti catalani d'adozione». Come Tomas Kral, slovacco, che firma una singolare collezione, Reused History: vasi di cristallo dalle linee moderne decorati con i motivi di antichi stampi in disuso della Real Fábrica de Cristales de la Granja di Segovia. O Thomas Keis, che crea mobili utilizzando materiali e tecniche antiche. Vecchi cassetti, schedari, porta attrezzi in legno, gambe di tavoli e poltroncine d'epoca si trasformano in consolle, cassettiere, fermalibri e sgabelli. E poi ci sono gli essenziali mobili in ferro di Miquel Subiràs, la bottiglia scomponibile (sette pezzi che creano contenitori diversi) di Sarah Böttger, le delicate porcellane di Caroline Swift che sembrano pergamene ceramizzate.
Guarda la gallery
Oggetti d'arredo, mobili, bijoux dal design divertente riempiono gli scaffali di L'Appartement in carrer Granados. Qui si trovano gli estrosi gioielli di Ready Made, fatti con materiali riciclati come bottoni, viti, lattine, e le lampade-origami, ricavate dai cartoni per il vino, firmate da Hiroshi Tsunoda. Per decorare, ci sono i 400 disegni adesivi in vinile di MyVinilo, e non manca qualche articolo di eco-design, come i mobili in legno Damaris y Marc: quando se ne acquista uno, un certificato attesta che un nuovo albero è stato piantato per sostituire quello utilizzato.
Materiali naturali e lavorazione artigianale sono i punti di forza di Materia, elegante boutique nel quartiere di Sant Gervasi, dove acquistare coperte, scialli, biancheria per la casa e oggetti d'arredo. «Non ci interessano la moda o le firme, i nostri sono modelli classici (alcuni ripropongono disegni degli Anni 30, 40 e 50), fatti a mano e soltanto con tessuti naturali come cashmere, seta, lino, lana merino» dice la titolare Beatrice Askanazy. Tappeti d'autore nello showroom di Nanimarquina, ex garage dove i pezzi della stilista spagnola diventano quadri appesi alle pareti, superfici con cui giocare, macchie di colore per creare puzzle. Tondi, spigolosi, dalle forme irregolari, realizzati in tessuti leggeri, dalle trame in rilievo, firmati da star del design come i fratelli Bouroullec o disegnati dai bambini (come il Kala, opera di una bimba del Centro Educativo Amita de Bhadohi in India finanziato da Nanimarquina), i tappeti di Nani sono tutti artigianali e possono anche essere fatti su misura.
Clicca qui per sfogliare e acquistare la rivista in versione digitale
Leggi tutte le idee per il tuo viaggio in Spagna
Pezzi unici anche sugli scaffali di Como Agua de Mayo, piccola boutique di abiti e accessori firmati quasi tutti da stilisti spagnoli: collezioni di Miriam Ocariz, Pedro García, Chie Mihara e Ailanto dei fratelli baschi Muñoz. Capi rigorosamente made in Barcellona si comprano da Custo Barcelona – celebre per le sue coloratissime T-shirt stile California anni 80 – e Desigual, che offre soprattutto streetwear dai tagli originali. Scarpe d'autore nei tanti negozi Camper, la marca di calzature nata a Maiorca, e da Cristina Castañer. Erede dell'omonima fabbrica di espadrillas che negli Anni 60 disegnò per Yves Saint Laurent il primo modello a tacco alto, la stilista ora propone anche calzature in pelle e cuoio: «Mi piacciono i modelli sofisticati, i tacchi vertiginosi, i decori un po' d'antan» racconta Cristina. «L'importante però è che anche le scarpe più raffinate siano comode e morbidissime».
Abiti e accessori vintage si trovano nelle stradine del Raval. Qui, in negozi piccoli e pienissimi, si scovano autentici tesori. Come la collezione di costumi da bagno di Lailo: «Sono modelli che vanno dagli Anni 10 agli 80, mai usati perché facevano parte di stock rimasti invenduti» spiega la proprietaria Ana Vizcaíno Guillén, «che rappresentano un pezzo di storia dello stile. Un po' come tutti i nostri capi. Li scegliamo per la qualità e per l'originalità del disegno, non ci importa che siano firmati». Indirizzo molto amato dalla gente del cinema – qui sono stati scovati vestiti, borse e scarpe per film come Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen – Lailo è anche un piccolo museo: una stanza raccoglie i costumi originali, alcuni settecenteschi, delle prime rappresentazioni del Gran Teatre de Liceu. Abiti da sposa vintage oppure nuovi realizzati con pizzi, seta e raso antichi, da l'Arca de l'Àvia, negozietto specializzato in tessuti d'epoca, accessori, bijoux, borse, cappelli e cinture che vanno dagli Anni 20 agli 80.
Sono un inno alla Barcellona del Modernismo i preziosi monili di Bagués Masriera, storica gioielleria ospitata in Casa Amatller. Il suo fondatore, Lluís Masriera, tra il 1890 e il 1910 creò una serie di pezzi in smalto traslucido e pietre preziose dagli inconfondibili motivi dell'Art Nouveau catalana, come fiori, ninfe e farfalle. Gli stessi che oggi vengono riprodotti utilizzando gli stampi originali. Accanto ai classici, i gioielli contemporanei firmati Bagués, anch'essi ispirati alla storia del design e dell'architettura, come gli anelli che si richiamano alle sedie Thonet, alla poltrona di Gaetano Pesce, agli sgabelli di Philippe Starck.
22 febbraio 2012
Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultate la pagina degli indirizzi
Tutti gli altri itinerari a Barcellona li trovate sul numero de "I Viaggi del Sole" in edicola
Barcellona: stile su misura. Tutte le informazioni
A Barcellona con la personal shopper
Barcellona, la rivincita delle tapas
© Riproduzione riservata