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Engadina: gli indirizzi alternativi dello shopping

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Engadina: gli indirizzi alternativi dello shopping

Veduta di Celerina (foto Alamy/Milestone Media)
Veduta di Celerina (foto Alamy/Milestone Media)

Se è mai esistito un posto dove ci si sente più buoni, quello, almeno per quanto mi riguarda, è l'Engadina. Sarà per l'aria, purissima, asciutta e ventilata, sarà per le case che sembrano tutte uscite da una favola dei fratelli Grimm (quelle che vanno a finire bene e che non comportano atroci torture per i protagonisti, com'è spesso il caso quando si tratta di quei due perfidissimi linguisti tedeschi), sarà per certi scorci incantati sulle piste dedicate agli sciatori di fondo, che qui sono viziati come in nessun altro luogo, ma insomma da queste parti la convivialità riesce facile. E sentirsi in pace col mondo pure.

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Anche per questo, probabilmente, uno degli indirizzi shopping più frequentati da chi trascorre in Engadina le vacanze è il Brocki di Celerina (Innpark Haus C, tel. 0041-818339378, vai al sito), il magazzino dell'esercito della salvezza che vende arredi, casalinghi e apparecchiature elettroniche di seconda mano, spesso addirittura e ancora nella scatola originale, e mai usati. Sono doppi regali di nozze, regali sbagliati, quelle cose che, una volta o l'altra, capitano a tutti. Al Brocki si possono trovare anche divani o sedie di design, tavoli, piatti di grande firma… Insomma, è un posto dove tutti portano qualcosa ed escono con qualche cosa d'altro, che credo sia anche il modo ideale per vivere questo periodo storico.
Un altro indirizzo incantato, da visitare se si è in cerca di una corona natalizia speciale o anche solo per il gusto di imparare qualcosa nella composizione, è l'atelier Baccara di Pontresina (via Maistra 204, tel. 0041-818426894, vai al sito).
A Zuoz si può dare un'occhiata ai gioielli semipreziosi dell'atelier Guxx (tel. 0041-818501158).
In via Maistra, naturalmente (vedrete subito che in ogni paesino della valle c'è una via Maistra, che come intuibile è la via principale, la high street). Quindi, anche se non girano bambini per casa, ma si è rimasti un po' "bambini dentro", non si può non apprezzare lo Schellenursli, festa in cui i ragazzini romanci dell'Engadina cacciano l'inverno. Questa ricorrenza si basa sull'antica tradizione del Chalandamarz, e ha ispirato il romanzo originale Uorsin, Una campana per Ursli, una delle fiabe più amate della Svizzera. Una versione poeticamente illustrata dal pittore Alois Carigiet che si trova anche in inglese alla cartoleria Schocher di Pontresina (via Maistra 181, tel. 0041-818426389, vai al sito).

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Tutti gli amici maschi adulti impazziscono invece per i trenini e le riproduzioni di auto in metallo di Buder, uno dei più strepitosi negozi di giocattoli della valle e, forse, della Confederazione: si trova a St. Moritz (via Rosatsch 9, tel. 0041-81818333216).
Per quanto riguarda tutto il cosiddetto armamentario tipico, bisogna invece andare più cauti. Eviterei di mettere in un ideale carrello-shopping gli abiti tradizionali, compresi quei grembiulini che indossati in baita in montagna fanno allegria ma già in città suonano stonati, e certi accessori da cucina a forma di mucca che spuntano un po' in tutta la Svizzera.
Tutta la classica paccottiglia da souvenir, insomma. Unica eccezione: le mantelle in montone e le bellissime borse in lana tricottata e cuoio della Haus de Jägers di St. Moritz (via dal Bagn 53, tel. 0041-818337933, vai al sito). Sdoganerei invece per una volta un altro classico degli acquisti apparentemente inutili: le figurine in legno, per usarle come dettagli di un divertente centrotavola invernale. Tramontati certi trionfi valligiani di bacche e fiori che impedivano persino di vedere il commensale di fronte, è infatti molto più spiritoso allestire la tavola con frutta o con "scenette" costruite con oggetti o con figurine in porcellana (quelle della nonna che non si esporrebbero più sui mobili neanche a morire, ma che sono troppo preziose, anche affettivamente, per essere cedute), in paglia, in legno, persino in plastica e anche superkitsch, raccolte con pochi euro durante i viaggi. Sono figure che possono anche trasformarsi all'occasione in casette, palle di vetro, collezioni, o
qualunque cosa in cui l'inevitabile côté cheap che si nasconde in ciascuno di noi (e che ogni tanto ha bisogno di sfogo) possa trovare soddisfazione. E fra le tante virtù hanno anche quella di offrire un significativo argomento di conversazione. Solo con il racconto del recupero, della trattativa, del
luogo di acquisto si può intavolare una buona mezza serata: ho una coppia di amici che ci ha costruito sopra la propria fama di ospiti ricercatissimi.

Sempre a Pontresina c'è una boutique perfetta per questo genere di caccia al tesoro. Rominger, all'uscita del villaggio in direzione Bernina: lepri, stambecchi, cervi in legno di cembro… Tutti con uno spiccato gusto per il design, dunque lineari e semplici, capaci di non stonare neanche su una tavola moderna (via Maistra 246, tel. 0041-818426263, vai al sito).

9 gennaio 2013

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