La Costa Azzurra a febbraio si tinge di giallo. Dal 14 al 23 Mandelieu-La Napoule celebra la Festa della Mimosa con sfilate di carri, eventi di piazza e musica.
La prima edizione della Festa risale al 1931 e nasce per celebrare la mimosa che ha dato notevole impulso all'economia locale.
Originaria dell'Australia, la mimosa è stata introdotta in Europa a metà del XIX secolo durante uno dei viaggi del Capitano Cook. Questa pianta ha subito prosperato in Costa Azzurra grazie al clima favorevole e al terreno siliceo e ha contribuito ampiamente allo sviluppo dell'industria cosmetica di Grasse. La mimosa, poi, si è sviluppata allo stato selvatico in tutta la regione e mimosisti si sono moltiplicati in tutta la regione da Mandelieu a Pégomas fino a Tanneron.
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ROUTE DU MIMOSA, LA STRADA DELL'ORO
Mandelieu con il suo festival è solo una delle tappe di un viaggio sulla Route du Mimosa, 130 km che si dipanano tra la costa e l'entroterra, da Bormes-les-Mimosas fino a Grasse.
Tra gennaio e marzo è il momento ideale per questo itinerario in otto tappe tra il giallo dorato delle mimose in fiore, il blu del Mediterraneo e il rosso del Massiccio dell'Estérel nell'entroterra.
Prima tappa a Bormes-les-Mimosas, villaggio di origine medievale arroccato sul fianco di una collina e circondato da distese di mimose di 90 specie diverse. Bormes-les-Mimosas è la capitale della mimosa del dipartimento del Var e una vera e propria esplosione di giallo da gennaio a marzo. Il paesino è famoso anche per le sue belle spiagge bianche di Cabasson, Estagnol e Pellegrin e per le frequentazioni presidenziali. Fort Brégançon, piccolo promontorio roccioso e parte del comune, è dal 1968 residenza di vacanza ufficiale dei presidenti francesi. Fu Charles de Gaulle a volerlo anche se poi non frequentò quasi mai Bormes-les-Mimosas, come del resto quasi tutti i presidenti. Gli unici habitué sono stati Pompidou e Giscard d'Estaing. Sarkozy ha sempre preferito la casa di Carla Bruni a cap Nègre e Holland ha passato qui sole le vacanze nel 2012 insieme alla ex première dame Valérie Trierweiler che però non apprezzava i fotografi appostati tra le vie della città. Da quest'anno il forte sarà aperto al pubblico pagante anche se rimane possedimento dello stato.
Si prosegue per Rayol-Canadel-sur-Mer, piccolo e affascinante villaggio posizionato tra la Corniche des Maures e il mare.
La terza meta è Sainte-Maxime, sul golfo di Saint Tropez. Sainte-Maxime è più tranquilla, familiare (e meno ventosa) della più mondana St. Tropez. Anche in inverno il paesino merita una passeggiata senza meta tra le stradine del centro dove affacciano boutique di oggetti in stile provenzali e piccoli ristoranti.
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IL MASSICCIO DELL'ESTÉREL
Si prosegue per Saint-Raphaël, conosciuta per il lungomare sabbioso e la bella passeggiata bordata di palme che costeggia il mare e tutta la città. Da non perdere il centro storico con la chiesa di St-Raphaël del XII secolo e il mercatino provenzale in Place Victor Hugo aperto tutte le mattine tranne il lunedì. Qui si comprano formaggi, pesce fresco e olive aromatizzate con peperoni e l'onnipresente aglio provenzale. Da non mancare anche i ristorantini di pesce sul molo e le belle ville nascoste tra i folti giardini nell'entroterra. Si tratta delle lussuose residenze costruite da ricchi inglesi e francesi che a fine Ottocento scelsero Saint-Raphaël come luogo di vacanza.
Ma Saint-Raphaël è anche la porta di ingresso di uno dei posti più spettacolari della costa francese, il massiccio dell'Estérel, con le sue montagne rosse di origine vulcanica. L'Estérel è la meta perfetta per una gita in auto o in bicicletta per respirare l'aria resinosa, i profumi della macchia mediterranea e scorgere il turchese del Mediterraneo a strapiombo.
La Route tocca poi Mandelieu-La Napoule, tappa nelle Alpi Marittime ai piedi del massiccio del Tanneron che ospita la più grande foresta di mimosa d'Europa. Mandelieu è famosa anche per le sue spiagge. Da non perdere Port de la Napoule con il trecentesco castello merlato.
Si prosegue per Tanneron, comune nell'entroterra formato da ventidue borghi sparsi per il massiccio che porta il suo stesso nome. Qui si trova una vera e propria foreste di mimose selvagge e fino a marzo lo spettacolo di questa immensa macchia di giallo brillante è notevole.
Penultima tappa a Pégomas, giardino delle mimose con undici diverse varietà diverse situato nell'entroterra, vicino a Tanneron, e dove la mimosa si festeggia già a gennaio.
La Route si ferma a Grasse, la capitale mondiale dei profumi. La storia della profumeria è strettamene legata a questa città in collina. È qui che hanno creato Chanel N5 e Eau sauvage di Dior e alla profumeria è dedicato anche un museo. Per comprare o creare il proprio profumo personale mischiando diverse essenze si può andare negli stabilimenti di Fragonard, Galimard e Molinard. Naturalmente, anche qui, la mimosa e il suo aroma regnano sovrani.
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13 febbraio 2014
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