Neve polverosa da novembre a maggio, comprensorio a quota 3303 metri e 120 chilometri di piste con 1500 metri di dislivello. Questi i numeri del Corvatsch, stazione sciistica nei pressi di St. Moritz, con vista panoramica sui ghiacciai e sul paesaggio dell'Alta Engadina.
La montagna dei freerider
Sono sempre di più gli sciatori che sul Corvatsch si allontanano dalle piste per le discese sulla neve fresca e il Corvatsch è da tempo un punto di riferimento per freerider di tutti i livelli. Qui i principianti si possono affidare a guide locali mentre gli esperti hanno già i loro spot preferiti, tra i più gettonati Furtschellas Couloir e Dürrenast.
Quest'angolo di Engadina è anche la meta dei freerider professionisti. L'appuntamento è da giovedì a domenica prossima sulla nord del Corvatsch con gli atleti del Freeride World Tour per Engadinsnow, una delle competizioni storiche. Il programma prevede le qualifiche giovedì 5 (sulla Face Forcla), le finali (sulla nord del Corvatsch) venerdì e sabato. Quest'anno la manifestazione fa parte del circuito Freeride World Qualyfier, di qualificazione per il World Tour.
Chi non partecipa ma vuole assistere alle evoluzioni il posto giusto per una visuale spettacolare è la terrazza del ristorante presso la stazione intermedia di Murtél che si trova proprio davanti al versante nord del Corvatsch.
Sicurezza sulle piste
Per proteggere piste e itinerari fuoripista dalle valanghe e per organizzare i soccorsi è stata istituita una base a Murtèl, a quota 2.702. Qui lavora Ueli Furrer, il responsabile della sicurezza del comprensorio Corvatsch-Furtschellas, insieme a una pattuglia di 11 persone. Per tutelare gli sciatori dai possibili pericoli della montagna al check-point di Murtèl, ogni mattina, vengono segnalate tutte le ultime informazioni utili per i freerider.
Presso la stazione di monte del Corvatsch si può anche controllare che il proprio apparecchio da ricerca in valanga (artva), fondamentale per chi scia fuori pista, funzioni correttamente.
Engadina per snowboarder e scialpinisti
Protagonista del fuoripista è sicuramente lo snowboard e il Corvatsch è una delle località pioniere in Europa. Qui i primi sciatori con la tavola si sono visti negli Anni '80. Per gli snowboarder (e per i freestyler) oltre a tanta neve polverosa c'è anche il park con 20 Rails, 12 Kickers, una halfpipe di 130 metri x 6,8 di altezza e il bagjump (un materasso di 15 x 15 metri) dove atterrare dolcemente dopo le evoluzioni.
Infine spazio per lo scialpinismo un altro modo per vivere l'esperienza della neve fresca. Chi ama risalire i pendii grazie all'applicazione sotto gli sci delle pelli al Corvatsch trova diverse opzioni. Dalla stazione a monte o intermedia del Corvatsch ci sono alcune gite all'interno dello spettacolare mondo glaciale del gruppo del Bernina. Per esempio quella al Chapütschin (3.386 m) o al rifugio Chamanna Coaz (2.610 m) e più in generale nel gruppo del Rosatsch.
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2 febbraio 2015
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