Forra del Cellina: camminare sui canyon sospesi nel vuoto
La prima tappa è il Parco Regionale delle Dolomiti Friulane. In questo gioiello naturalistico di 37mila ettari, durante i percorsi di trekking capita di avvistare stambecchi, caprioli, camosci, cervi, galli cedroni e marmotte.
Il parco, istituito nel '96, è circondato dalle cime del gruppo dei Monfalconi. La guglia più nota è quella del Campanile di Val Montanaia (2173 m), simbolo della Val Cimoliana, cuore del Parco.
All'interno del parco si trova anche la Forra del Cellina, il più grande canyon delle regione e uno dei più belli d'Italia.
La forra è stata scavata nella roccia calcarea nel corso di milioni di anni dal torrente Cellina. Il corso d'acqua ha scavato grotte e gallerie da ammirare a piedi o in bici. La Vecchia strada della Valcellina, che univa Montereale a Barcis, è stata chiusa alle auto e apre solo in orari prestabiliti per ciclisti e pedoni. Dal 30 maggio a ottobre è in servizio anche un trenino turistico con partenza da Pont Antoi, a Barcis. Il suo suggestivo tracciato attraversa l'intera riserva e permette di osservare le spettacolari forme di erosione che il torrente ha lentamente modellato incidendo la stretta forra tra il monte Fara e la Pala d'Altei.
Per chi non soffre di vertigini, poi, l'esperienza da non perdere è quella sullo sky walk del Dint, passerella in acciaio sospesa sul vuoto sopra il canyon. Lo si raggiunge percorrendo il facile Sentiero del Dint, lungo cui si trovano anche altri punti panoramici da cui si gode una splendida vista anche sul lago di Barcis.
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