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Calanques, fiordi mediterranei

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Weekend

Calanques, fiordi mediterranei

  • – di Arianna Garavaglia
La Calanques di Port Pin, famosa per la sua foresta di pini che contrasta con il blu del mare  (ph IPA)
La Calanques di Port Pin, famosa per la sua foresta di pini che contrasta con il blu del mare (ph IPA)

«Chi ha visto Parigi e non ha visto Cassis può dire di non avere visto nulla». Di questo piccolo borgo della Provenza parlava così il premio Nobel in lingua occitana Frédéric Mistral.
Cassis segna l'inizio di una delle zone più affascinanti della Francia. Da qui a Marsiglia si estendono le Calanques, fiordi di roccia bianca che si tuffano nell'azzurro del Mediterraneo.
Le Calanques sono formate da 20 chilometri di costa selvaggia che alterna promontori scoscesi a calette e spiagge appartate dove nuotare, fare immersioni e kayak. L'entroterra è coperto dalla macchia mediterranea ed è attraversato da sentieri più o meno difficoltosi per il trekking.

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Il massiccio delle Calanques è diventato un parco nazionale dal 2012 e comprende 8500 ettari sulla terra ferma e 43500 in mare. Nel parco vivono 60 specie marine e 140 specie animali e vegetali.
Qui si avvistano aquile, falchi e gufi reali.
Il parco è un'area fragile, a grave rischio di incendi. I fuochi, a causa del Mistral che batte la zona, si diffondono molto rapidamente. Qui non si può campeggiare, è proibito fumare e alcuni tratti vengono chiusi durante l'estate.

Le Calanques in barca
Le Calanques non si scoprono solo via terra. Il modo più facile è costeggiarle in barca. Sono diverse le compagnie che propongono questo tour con partenza da Marsiglia e Cassis.

Cassis è la prima cittadina delle Calanques e conserva le atmosfere di antico borgo di pescatori. Cassis è amata per il vino, per le sue belle case colorate sul molo e per il porticciolo dove i turisti si ritrovano nei ristorantini con tavoli all'aperto per gustare piatti a base di ricci di mare, specialità locale.

Proseguendo la navigazione in direzione di Marsiglia si incontra la Calanques di Port Pin, famosa per la sua foresta di pini che contrasta con il blu del mare. La baia è ben protetta dai venti, perfetta per prendere il sole ed è molto frequentata d'estate dalle barche che la raggiungono anche dalla Costa Azzurra.

Continuando si incontra En Vau, insenatura super fotografata per le sue acque color smeraldo e la spiaggetta di ghiaia. Qui si trova il Doigt de Dieu (il "dito di Dio") un'alta guglia rocciosa.

Si prosegue poi per Morgiu, con il suo porticciolo, e la semisommersa grotta blu.

Subito dopo si incontra la più grande di tutte le Calanques e forse la più frequentata dai marsigliesi in gita la domenica. Si tratta di Sormiou, circondata da colline che formano un anfiteatro. Qui nel 1991 Henri Cosquer, un sub di Cassis, scoprì una grotta sottomarina decorata da pitture preistoriche, oggi chiusa al pubblico.
Sormiou è attrezzata per i turisti. Chi si ferma può pranzare con la terrazza con vista sul mare del ristorante di cucina marsigliese Le Château (vai al sito).

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio consultare la pagina degli indirizzi
3 giugno 2015

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