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Valle del Douro, la culla del vino portoghese

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Valle del Douro, la culla del vino portoghese

  • – di Arianna Garavaglia
(ph IPA)
(ph IPA)

Un fiume verde che scorre pigro tra colline terrazzate coperte da vigneti e punteggiate da antichi santuari barocchi.
La Valle del Douro è una delle regioni vinicole più antiche d'Europa e patrimonio Unesco. Qui, grazie al terreno ricco di scisto e al clima caldo e secco, si producono il vino e l'olio migliore del Portogallo. Molte famiglie della zona, oltre a produrre vino, hanno trasformato le loro belle case coloniche in hotel. Sono le "quintas" che, oltre ad avere cantine fornitissime e organizzare degustazioni guidate, spesso offrono agli ospiti la possibilità di partecipare alla vendemmia.

Nella Valle del Douro con il treno a vapore
Il Douro parte da Porto e arriva fino in Spagna. Quest'area si può esplorare in auto, in barca oppure con un treno a vapore. Si tratta, in questo caso, di un percorso lento. Il convoglio, disponibile da giugno e ottobre, non supera i 30 all'ora. Durante l'itinerario si attraversano una trentina di ponti da cui ammirare antichi villaggi agricoli che si specchiano nel fiume.

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Le tappe di questi percorso iniziano dal paesino di Peso da Régua famoso per il Museu do Douro, che fa conoscere tutti gli aspetti della coltivazione del vino e della regione. Nel giardino del museo è esposto un rabelo, l'unico tipo di barca che fosse in grado di trasportare il vino dalle tenute in cui veniva prodotto fino alla foce del fiume prima che venissero costruite le dighe che hanno reso navigabile il Douro anche per altri tipi di imbarcazioni.

Non lontano da Peso da Régua si incontra Lamego, cittadina sulla quale domina il Santuario barocco di Nossa Senhora dos Remédios raggiungibile da una spettacolare scalinata di quasi 700 gradini coperta di azulejos bianchi e blu. Lamego ha una storia antica. Già sede vescovile nell'XI secolo, nel 1143 ospitò il primo parlamento del paese.

Si prosegue per Pinhão proprio sopra il fiume, conosciuta per la sua stazione ferroviaria decorata da antichi pannelli di azulejos con raffigurazioni della coltivazione dell'uva.
Si continua e si raggiunge Vila Nova de Foz Côa con il suo Parco Archeologico. Il sito è una galleria all'aperto di arte rupestre con incisioni che risalgono a 23mila anni fa. Dal 1998 questo luogo è patrimonio Unesco.
Infine si raggiunge Barca de Alva, a due chilometri dal confine spagnolo, e si entra nel Parco Naturale del Douro Internazionale. Il parco, anche questo tutelato dall'Unesco, si estende tra Portogallo e Spagna. Il parco è famoso per i suoi rapaci, alcuni in via d'estinzione, e qui i turisti si dedicano al bird watching.

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3 agosto 2015

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