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Gita a Faro, nel sud del Portogallo

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Gita a Faro, nel sud del Portogallo

Praia da Rocha, a ovest di Faro, sulla costa dell'Algarve (foto Olivier Parent / Alamy)
Praia da Rocha, a ovest di Faro, sulla costa dell'Algarve (foto Olivier Parent / Alamy)

Il Portogallo ti accoglie a sud con una natura generosa, nata dall'eterna lotta del mare e della terra. Parliamo di distese di campi di grano, colline ricoperte di fiori, querce da sughero, ulivi, vigneti, temporali improvvisi e cieli rasserenati. È il panorama cantato dal Nobel per la Letteratura portoghese José Saramago in Una terra chiamata Alentejo, sulla storia secolare di una famiglia di braccianti. L'incipit del libro, "la cosa più importante sulla terra è il paesaggio", è un motto perfetto per partire alla scoperta di villaggi di case bianche, con porte e finestre decorate a mano, castelli che ricordano l'epoca delle conquiste, palazzi che raccontano la storia delle genti che qui si sono succedute.

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Il migliore esempio è Évora, capitale dell'Alentejo e autentica città-museo. Fondata dai Romani, che vi hanno lasciato un teatro dalle colonne corinzie, custodisce anche l'immensa cattedrale costruita sul luogo di una precedente moschea, e altre chiese barocche e gotiche. Da qualche anno Évora è il buen retiro di lisbonetas chic, che hanno acquistato vecchie case coloniche, alla ricerca di un Portogallo diverso.

I VIGNETI DEL TAGO
Évora è anche il punto di partenza per raggiungere un'altra regione verde, quella del Ribatejo, un centinaio di chilometri a ovest. Una terra scenografica con due protagonisti: il fiume Tago e le fattorie dove si produce il vino. Innumerevoli sono gli itinerari da seguire. Quelli più particolari sono suggeriti dall'Associação da Rota da Vinhae do Vinho do Ribatejo, che propone quattro percorsi tra cantine, vigneti e storia millenaria che già nel I secolo dopo Cristo il geografo greco Strabone descriveva lungo le rive del Tago.

Il tour più spettacolare segue il corso del fiume, risalendone il corso da Santarém, passando per Almeirim, Alpiarça, Chamusca, Tancors, fino a Constância. Ogni villaggio ha una propria caratteristica, una personalità. C'è Santarém, con il famoso Miradouro do Jardim, da cui si gode il panorama verdissimo della valle; Chamusca, che vanta il migliore esempio di architettura lusitana, con le case bianche bordate di colori, a metà strada tra Barocchetto e Neoclassicismo. Suggestiva anche la visita al Castelo de Almourol, nell'omonimo paesino in mezzo all'acqua. Venne costruito dai Templari su uno sperone di roccia, raggiungibile solo in barca.

A Cartaxo vale la pena visitare il Museu Rural e do Vinho, per sapere tutto sul vino e sulla cultura rurale della zona. Tantissime le cantine, tra le quali le più antiche sono la Quinta do Casal Branco, del 1775, a Benfica do Ribatejo, e la Quinta da Alorna, una villa settecentesca che fu dimora del marchese di Alorna, viceré dell'India. Le etichette classificate come Vinho Regional Ribatejano e Regional Reserva sono perfette per i piatti tipici della zona, come la punheta de bacalhau, baccalà marinato in aceto, cipolle e olio, e i molhinhos guisados, trippa di agnello al pomodoro. In primavera qui non sono rari gli incontri con le cicogne, che fanno i nidi sui tetti spioventi delle case.

Continuando verso Sud si raggiunge Faro. È una delle mete più animate dell'Algarve, con testimonianze del suo passato arabo e romano, ma anche con tante spiagge, locali e un calendario di eventi estivi che include anche i concerti della famosa Orchestra dell'Algarve. Chi cerca la natura pura può spingersi fino al Parque Natural da Ria Formosa, zona umida con canali, lagune, banchi di sabbia che si estende sulla costa. I sentieri, ideali anche per il birdwatching, partono dal Centro de Educação Ambiental de Marim, che organizza anche tour sulle vecchie barche dei pescatori di tonno verso le isole di Faro, Barreta, Culatra e Armona. Vale una sosta il borgo di Fuzeta1, da cui partono una serie di eco-sentieri da cui contemplare il paesaggio al tramonto. Un simbolo dell'inguaribile saudade lusitana che si stempera nella forza del mare.

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16 maggio 2011

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