Viaggi24

Barbados, perla delle Antille

  • Abbonati
  • Accedi
Grandi Viaggi

Barbados, perla delle Antille

  • – di Arianna Garavaglia
(foto Barbados Tourism Autority)
(foto Barbados Tourism Autority)

Amerindi, europei e africani. Un mix di culture. Una terra meticcia come tradizione caraibica. Barbados, la più orientale delle Antille, ha una storia avventurosa.
Chiamata probabilmente Barbados dai marinai portoghesi che nel ‘500 navigavano per queste acque l'isoletta fu conquistata dai britannici nel 1627 e rimase parte della Gran Bretagna fino al 1966. Oggi Barbados è indipendente e membro del Commonwealth.

GUARDA LA GALLERY

Bridgetown, patrimonio Unesco
Bridgetown, la capitale e centro commerciale dell'isola mantiene un centro storico dal fascino coloniale, patrimonio Unesco dal 2012. Le attrazioni principali sono il palazzo del Parlamento, edificio ottocentesco in stile neo-gotico che ospita anche un museo che ripercorre la storia dell'isola. La cattedrale anglicana di San Michele, costruita nel ‘600, distrutta poi da un uragano e ricostruita nel 1789. E poi il Nidhe Israel Museum, accanto alla sinagoga del 1654, che racconta la storia della comunità ebraica nei caraibi. La sinagoga era un luogo di culto frequentata dalla piccola comunità originaria di Recife in Brasile che, attorno alla metà del Seicento, si era trasferita a Barbados a causa delle persecuzioni degli olandesi che all'epoca amministravano la città brasiliana.

Rum e ville coloniali
Barbados è famosa naturalmente per il rum, ricavato dalle canna da zucchero. La coltivazione della canna da zucchero è stata per secoli la principale voce economica dell'isola. Coltivata già sotto il dominio inglese l'esigenza di mano d'opera è stata all'origine della tratta degli schiavi dall'Africa che qui conquistarono la libertà nel 1838 grazie a movimenti abolizionisti locali.

Chi si trova a Barbados non può perdere una visita a Saint Nicholas Abbey, una delle ultime piantagioni di canna da zucchero con rumeria annessa. Qui si posso fare visite guidate, conoscere i segreti della produzione del rum e vedere la secentesca villa coloniale con arredi d'epoca immersa in splendidi giardini tropicali.
Fa parte della tenuta di Saint Nicholas Abbey anche la collina Cherry Tree Hill, chiamati così per gli alberi di ciliegio che la ricoprivano nel passato. Oggi da qui si gode di una vista spettacolare sull'oceano.

La seconda tappa per gli amanti del rum è a nord della capitale dove si trova la distilleria più antica del mondo. È Mount Gay, che produce diverse qualità di rum dal 1703. Qui si può degustare rum, fare shopping e anche assaggiare piatti di cucina locale.

Continua a leggere di spiagge e grotte

12 febbraio 2016

Barbados, perla delle Antille. Parte II

Barbados, lo spettacolo delle onde

Giamaica, reggae e lusso formato famiglia

© Riproduzione riservata