È dedicata alla memoria di Leila Alaoui, fotografa e artista video franco-marocchina, la Biennale di Marrakech in programma dal 24 febbraio all'8 maggio prossimo.
Alaoui, è una delle ventinove vittime dell'attentato terroristico di Ouagadougou, in Burkina Faso del 15 gennaio scorso.
Leila, 33 anni, si trovava nel paese africano per un reportage sui diritti delle donne per Amnesty International.
La fotografa era nata a Parigi nel 1982 e aveva studiato all'università di New York. Nel suo lavoro indagava le diversità culturali, i suoi protagonisti erano spesso i migranti del Mediterraneo. Le sue immagini, esposte all'Institut du Monde Arabe e pubblicate da quotidiani come il New York Times, univano una dimensione narrativa a un'estetica e una vocazione documentaristica.
La biennale, con la quale l'artista aveva collaborato nelle edizioni precedenti, propone il suo lavoro "L'île au Diable" che documenta le condizioni di lavoro di cittadini provenienti dalle ex colonie francesi.
La sesta biennale di Marrakech
La Biennale di Marrakech, alla sua sesta edizione, propone il lavoro di artisti principalmente arabi, africani e dell'area mediterranea esposti in vari luogo della città marocchina. In programma installazioni, video art, fotografia, letteratura, film e conferenze. Tra gli ospiti internazionali l'artista di origine colombiana Oscar Murillo e l'architetto italiano Alessandro Petti.
Protagonista delle biennale è, come sempre, anche la città, «che – secondo il presidente Amine Kabbaj - come crocevia tra occidente, mondo islamico e Africa» contribuisce al successo del manifestazione stessa che si propone di promuovere il dialogo e il confronto tramite l'arte.
A curare la biennale è stata chiamata Reem Fadda, curatrice associata della Middle Eastern Art for the Guggenheim Abu Dhabi Project e curatrice nel 2013 del padiglione degli Emirati alla Biennale di Venezia.
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