Borsa: lunedi' nero, a Milano si salva solo Telecom -3- |
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Ancora una volta sono andate male le banche, e non solamente a Milano ma in tutta Europa e a Wall Street. In questo caso sulla scia di Citigroup, penalizzata dal ribasso del giudizio espresso dagli esperti di Goldman Sachs. A Piazza Affari le Banco Popolare hanno accusato una flessione del 3,5%, le Bpm del 5,7% e le Mps del 3,38%. Sono inoltre andare male le Unicredit (-3,38%), mentre hanno arginato i danni le IntesaSanPaolo (-1,2%). Sono inoltre state vendute le assicurazioni, risentendo per altro dell'annuncio delle perdite legate all'esposizione ai subprime da parte di Swiss Re (-10,5%), che ha rivelato di aver accusato perdite per 1,2 miliardi di franchi svizzeri. In Italia, pero', la peggior performance e' stata rilevata dai titoli di Cattolica (-8,2%), che precipitano senza rete dal giorno in cui e' emerso che e' terminata la joint venture della compagnia con Mapfre. Le Seat hanno perso il 5,98% risentendo anche del venir meno della speculazione, dopo che l'a.d. Luca Majocchi ha dichiarato in un'intervista che la societa' non e' piu' in vendita. Hanno invece cercato di arginare le perdite le Eni (-1%), beneficiando della raccomandazione positiva di Goldman Sachs, che ha inserito le azioni del cane a sei zampe nella propria 'conviction buy list'. Sono inoltre andate meglio rispetto all'indice le Pirelli (-0,99%), le Espresso (-0,88%), le Enel (-0,6%), le Generali (-1,7%) e le Aem (-1,49%). Tra le societa' a minore capitalizzazione, si sono distinte le Benetton (+1,97%), sospinte dai giudizi positivi di Goldman Sachs e di Chevreux. Sono inoltre andate bene le Nice (+5,2%). Nel resto d'Europa le tedesche Postbank sono balzate in avanti del 3,42%, elettrizzate dalle ipotesi che l'azionista di riferimento, Deutsche Post, possa vendere la societa'. A Parigi le Credit Agricole hanno accusato una flessione del 4%, dopo che la banca ha raggiunto un accordo per rilevare il 14,99% dell'istituto spagnolo Bankinter per 809 milioni di euro. |
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