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La dinamica dell'incidente
L'incidente è avvenuto nei pressi della stazione della città intorno alla mezzanotte: un treno merci è deragliato in stazione e sono esplose due cisterne cariche di gas. Dalle Ferrovie dello Stato si è appreso che sono cinque i vagoni deragliati, mentre secondo le forze dell'ordine e il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, sarebbe stato il cedimento strutturale dei vagoni a causare il deragliamento. È stata esclusa l'ipotesi, invece, di uno scontro tra treni, come paventato in un primo momento dalla prefettura di Lucca. I due macchinisti, le cui condizioni non sono gravi, hanno raccontato che il convoglio stava procedendo a 90 chilometri orari e che il limite era 100. Il treno deragliato è un convoglio merci, composto da 14 vagoni e proveniva da La Spezia in direzione Pisa. I vagoni merci sono uno polacco e tredici tedeschi, mentre locomotiva è di Trenitalia. Le esplosioni sono state due o tre in successione. Il presidente delle Ferrovie dello Stato Innocenzo Cipolletta, l'amministratore delegato Mauro Moretti e tutto il Gruppo FS, in un comunicato, hanno espresso il cordoglio per le vittime dell'incidente avvenuto la scorsa notte a Viareggio. «Le Ferrovie dello Stato - si legge nel comunicato - sono vicine alle famiglie colpite da questa gravissima sciagura e si impegnano a concludere nel più breve tempo possibile le due inchieste tecniche già avviate, una da parte di Trenitalia e l'altra dal gestore dell'infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, assicurando tutto il supporto necessario, per quanto di propria competenza, alle altre commissioni di inchiesta istituite».
La cisterna da cui è fuoriuscito il gas che ha innescato l'esplosione alla stazione di Viareggio, apparterrebbe alla società internazionale Gatx con sede europea a Vienna. Secondo quanto ha appreso l'agenzia Ansa, a provocare il deragliamento sarebbe stato il primo carro merci, quello subito dietro la locomotiva, immatricolato dalle ferrovie polacche ma di proprietà, appunto, della Gatx. Il vagone avrebbe subito un cedimento strutturale: si sarebbe rotto un'asse. Proprio la società con sede a Vienna avrebbe dovuto assicurare la revisione di tutti gli elementi strutturali.
Il convoglio partito dalla raffineria Sarpom di Trecate (Novara)
Il treno merci era partito dalla raffineria Sarpom, che ha sede a San Martino di Trecate, in provincia di Novara. I vagoni con il gas erano stati instradati lungo il binario che collega la raffineria alla rete Rfi e a Novara sono stati agganciati al convoglio. Successivamente il treno merci si è avviato verso sud. Secondo le prime informazioni tutta la procedura si sarebbe svolta secondo le norme e non sarebbero sorti problemi. Dalla raffineria Sarpom partono quotidianamente vagoni con carburante diretti in ogni parte d'Italia.
Matteoli nomina una commissione d'inchiesta sul disastro
A Viareggio è giunto il capo della protezione civile Guido Bertolaso, in contatto col presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha definito l'incidente «grave» e «sconvolgente». In arrivo in città anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è in contatto con il prefetto di Lucca Carmelo Aronica mentre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha interrotto la sua visita ufficiale in Venezuela e ha nominato una commissione d'inchiesta. Un'inchiesta è stata aperta anche dalla procura di Lucca.
Continuo il pellegrinaggio al Pronto Soccorso cittadino
Intanto è continuo il pellegrinaggio di amici, parenti e conoscenti al pronto soccorso dell'Ospedale Versilia dove si è concentrata l'emergenza sanitaria causata dall'esplosione alla stazione di Viareggio. Sono ancora da identificare quasi tutte le vittime, e anche fra i numerosi feriti ci sono ancora persone senza nome. Nella sala d'aspetto del pronto soccorso si avvicendano viareggini, ma anche stranieri alla ricerca di notizie di congiunti e conoscenti. «La persona deceduta da noi - ha spiegato all'Ansa il direttore del pronto soccorso Sergio Milletti - è stata riconosciuta dalla sorella grazie ad una catenina perché il corpo era completamente ustionato e ci sono ancora persone da identificare anche tra i feriti; per gli extracomunitari questo compito è ancora più difficile». Per molti, la speranza che i propri cari non siano tra i deceduti è che siano stati trasferiti in altri ospedali, oppure che facciano parte dei feriti a cui non è stato ancora possibile dare una identità. Al pronto soccorso sono stati curati soprattutto gli ustionati. «Si tratta di gente - ha proseguito il direttore - raggiunta dal fuoco in strada, nelle abitazioni e nei pressi della stazione. Invece i pochi traumatizzati arrivati da noi hanno avuto ferite o contusioni per cadute causate dallo spostamento d'aria provocato dall'esplosione».
Linea interrotta tra Pisa e La Spezia
Per il drammatico incidente di Viareggio continua a essere interrotta la linea tra Pisa e La Spezia per i treni a lunga percorrenza, mentre per i treni regionali l'interruzione riguarda il tratto tra Pisa e Forte dei Marmi. Si sta invece normalizzando, fanno sapere da Fs, la situazione sulla linea tradizionale Milano-Bologna, dove si erano verificati ritardi in seguito all'investimento di una persona tra Modena e Reggio Emilia.