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Viareggio, le Ferrovie sospendono i trasporti
con carri della società Gatx

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1 luglio 2009


Le Ferrovie dello Stato hanno sospeso da ieri i trasporti con carri di proprietà della società Gatx e la relativa circolazione sulla rete ferroviaria italiana. Il provvedimento - che arriva dopo l'incidente di Viareggio - sarà mantenuto in vigore fino a quando non verranno fornite da Gatx informazioni certificate e chiarimenti sulla componentistica dei carri utilizzati per il trasporto merci.

L'asse del vagone merci era fessurato e corroso dalla ruggine
Un asse del treno fessurato e parzialmente corroso dalla ruggine, dunque, già da tempo compromesso: è la principale ipotesi al vaglio della procura di Lucca, che sta indagando sulla strage di Viareggio.
I magistrati hanno già disposto accertamenti sulle operazioni di manutenzione, compresa la congruità degli ultimi controlli agli ultrasuoni eseguiti sull'asse. Ma gli investigatori, che pure confermano la pista del cedimento strutturale, sottolineano che «il quadro è complesso e le indagini saranno approfondite anche su tutte le altre ipotesi possibili». Una volta svuotate e rimosse le cisterne, in particolare, si potranno avere indicazioni utili a stabilire le cause della fuoriuscita del gas, che ha provocato l'esplosione.
È stato il ministro dei trasporti, Altero Matteoli - che ha costituito una propria commissione d'inchiesta composta da tre tecnici - a rendere noti in Parlamento i risultati del primo rapporto informativo dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. A cominciare dalla ricostruzione della dinamica dell'incidente che ha coinvolto il treno 50325 di Trenitalia Spa, verificatosi alle 23.49 del 29 giugno.

Nella stazione di Viareggio i periti hanno riscontrato «tracce di scavalco» sulla rotaia destra, nel senso di marcia del treno: dopo 15 traverse (circa nove metri) la ruota di sinistra del primo dei 14 carri è caduta all'interno del binario. In seguito allo 'sviò il carro ha urtato il marciapiedi: il treno ha quindi proseguito per tutta la stazione di Viareggio (circa 500 metri) fino a fermarsi con le prime cinque cisterne ribaltate verso sinistra. L'incendio è stato causato dalla fuoriuscita di gas dalla cisterna del primo carro, di proprietà della società Usa Gatx Rail, con sede europea a Vienna, ed è immatricolato presso le ferrovie tedesche Bahn.
Le prime indagini si sono concentrate su una «sala montata» (vale a dire il complesso composto dall'asse e delle ruote) del carro. L'asse è risultato tranciato nella parte che sporge dalla ruota - detta "fusello" - poco prima della "boccola", la quale consente all'asse stesso e alle ruote di girare. La sezione di rottura, ha detto Matteoli, ha evidenziato una «cricca (cioè una fenditura - ndr) estesa, che ha portato la sezione esistente a ridursi notevolmente fino al totale cedimento».

La superficie di rottura, poi, «presenta un aspetto liscio con tracce di ruggine», il che farebbe pensare ad una lesione preesistente. L'ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ha insistito su questo punto. «Si è spaccato un asse, ma non si è spaccato lì, ha avuto una storia di fessurazioni progressive che in non so quanto tempo ha portato ad avere una superficie resistente di lavoro in quel momento che è un terzo dell'intera superficie della sezione dell'asse». A suo avviso, proprio i tempi in cui è avvenuto questo fenomeno sono «l'elemento di indagine che deve essere fatto».
In presenza dell'autorità giudiziaria, ha aggiunto Matteoli, «è stato aperto il coperchio della boccola distaccatasi, per rilevare la sigla presente sulla testata del fusello, relativo agli ultimi ultrasuoni eseguiti sull'asse». Questi controlli con gli ultrasuoni servono proprio a verificare l'integrità dell'asse, che non può essere accertata altrimenti. Una delle ipotesi è infatti che l'asse abbia un difetto di fabbricazione.

Eppure, il carro - il cui peso era in regola con il limite di 80 tonnellate fissato dalle autorità tedesche - aveva superato tutta una serie di controlli, a cominciare da quello effettuato sui carri dai tecnici della verifica in partenza da Tricate, che «non aveva evidenziato alcuna anomalia». Secondo le direttive comunitarie, «le attività di revisione e di manutenzione» spettano alla società proprietaria, cioè alla Gatx, che in effetti aveva disposto la revisione (prevista ogni sei anni): questa è stata eseguita lo scorso 2 marzo presso la società Cima di Bozzolo (Mantova). «Ulteriori controlli sono in corso - ha aggiunto il ministro - per accertare la regolarità delle operazioni di manutenzione».
La procura di Lucca indaga per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e incendio colposo. «Al momento il fascicolo è a carico di ignoti», ha detto il procuratore Aldo Cicala.


1 luglio 2009
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